La vipera del Tufello catturata nel liceo. Ora tornerà libera (VIDEO)

La vipera si era infilata in un tubo fuori dal liceo: il racconto della preside felice per la cattura

È stato uno studente del liceo Aristofane alla fine ad avvistare la vipera che da giorni si aggirava al Tufello, terrorizzando di tanto in tanto gli abitanti. Mentre alla cattura ci ha pensato, poche ore dopo nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 ottobre, il naturalista di Morlupo Andrea Lunerti, lo stesso esperto di animali pericolosi che durante il lockdown aveva catturato un’altra vipera che si aggirava in via delle Milizie.

La vipera si era infilata in un tubo fuori dal liceo: il racconto della preside felice per la cattura

A raccontare le modalità della cattura la stessa preside del liceo, Raffaella Giustizieri:L’altra sera l’allarme era già alto perché il rettile era stato avvistato alle 19 e per un’ora e mezza l’abbiamo cercato nella zona limitrofa all’avvistamento. Ho rinnovato la massima allerta tra i ragazzi del Liceo attraverso una circolare interna”.

Ieri verso le 14 lo studente Ahmed mi ha riferito di aver visto il rettile. Allora ho immediatamente allertato il maresciallo Antonio Cicolani della Stazione Carabinieri Forestale Roma e sono andata a verificare quanto raccontato dallo studente”, ha spiegato ancora.

Giunta sul luogo indicato – ha concluso la preside – ho visto il rettile che si stava nascondendo in un tubo corrugato. Ho chiesto ad un professore, lì presente insieme al collaboratore scolastico Calogero, di bloccare i due ingressi alle estremità del tubo con delle grosse pietre che avevamo a portata di mano”. Al resto poi ci ha pensato Andrea Lunerti (in foto con la preside) con l’aiuto proprio dei carabinieri forestali.

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La vipera nel tubo

La cattura è stata veloce. Il naturalista di Morlupo ha svuotato il tubo con il rettile dentro un cassonetto e  poi lo catturato con morsetto, uno strumento specialistico manovrare  animali pericolosi.

L’esemplare, una femmina, che da giorni spaventava il quartiere al punto che erano stati affissi cartelli con foto e numeri di emergenza nel caso di avvistamento, non era incinta come sospettava chi l’aveva vista fuggire via. “Non ha la pancia gonfia”  ha chiarito Lunerti dopo aver catturato il rettile.

La liberazione

La vipera ora è stata affidata proprio al naturalista. “Ho avuto il compito di liberarla in un ambiente sicuro e a lei consono. Ovviamente lontano dai centri abitati“, ha spiegato a Canaledieci. La liberazione entro domani mattina.

Lunerti a maggio a Roma si è occupato anche della cattura di una tartaruga azzannatrice (leggi qui). 

Il parere del biologo

L’esemplare in foto è una Vipera aspis francisciredi – spiega a Canaledieci il biologo Nicolò BorgianniE’ la specie di vipera più comune nell’Italia centro-settentrionale e una delle cinque specie di vipera presenti in Italia, l’unico gruppo di serpenti a costituire un potenziale pericolo per l’uomo a causa del loro veleno.

La Vipera aspis non attacca quasi mai l’uomo e la percentuale di decessi dovuti al suo morso è di circa l’1%.

Sono animali protetti da normative europee e nazionali che hanno un importante ruolo ecologico, infatti sono tra i principali predatori di ratti e topi e risultano fondamentali per tenere sotto controllo le loro popolazioni”, continua Borgianni.

In caso di avvistamento si può far riferimento ai carabinieri forestali o ai vigili del fuoco. Ovviamente dopo la cattura da parte di personale qualificato l’animale verrà traslocato lontano da zone frequentate da esseri umani per essere rilasciato in natura!”, conclude.

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