“Stava mordendo la mano di mia figlia”. Ha raccontato ancora scosso uno dei condomini di un palazzo del quartiere Monteverde a Roma. Una tartaruga azzannatrice è apparsa all’improvviso da una fontana condominiale.
La bimba si era avvicinata alla fontana nel cortile del palazzo tendendo la mano verso i pesci rossi quando la prontezza di riflessi del papà l’ha sottratta allo scatto del pericoloso rettile acquatico.
“E’ spuntata dal nulla” dicono i residenti. L”enorme tartaruga azzannatrice, originaria del Nord America è stata catturata e affidata ad una clinica di San Cesareo per i controlli sanitari di rito. Sono intervenuti i carabinieri della forestale di Roma e la polizia di Roma Capitale.
Caratteristiche della tartaruga azzannatrice
È una delle testuggini d’acqua dolce più grandi, insieme alla testuggine alligatore. Il suo carapace può raggiungere i 48 cm anche se in genere arriva a circa 25 centimetri. Il peso varia dai 4,5 ai 6 chili, ma alcuni esemplari allevati in cattività sono arrivati a pesare ben 34 chili. Ha un corpo robusto, il carapace increspato (più evidente negli esemplari giovani) e una lunga coda.
L’apparato muscolare è ben sviluppato, in particolare quello del collo, che permette di sferrare abili morsi dai movimenti che ricordano quelli di un serpente (da qui deriva “serpentina”).
È aggressiva quando fuori dall’acqua. Si nutre di crostacei, pesci, anfibi, piccoli uccelli, mammiferi, carogne e piante acquatiche come la Lemna minor. Scatta velocemente per afferrare la preda con la bocca. Il 31 maggio 2020 un esemplare è stato trovato nel fiume Tevere nei pressi di Monterotondo (RM).
Foto Sos Animali Andrea Lunerti
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