Il limite di velocità a 30 km orari completamente ignorato dalla 23enne. Nessun segno di frenata
Viaggiava a 70 km orari, ignorando pure i limiti alla velocità, la 23enne di Dragona che mercoledì notte, ubriaca e sotto effetto di stupefacenti, ha ucciso su un marciapiede della Colombo il 18enne Francesco Valdisseri, falciato alle spalle mentre si avviava alla fermata per prendere il bus dopo aver visto un film al cinema (leggi qui).
Il limite di velocità nel tratto, per via dell’asfalto dissestato, era fissato a 30 km orari. Ma il cartello è stato completamente ignorato. Particolare che costerà alla giovane, ora ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale, la contestazione di una nuova aggravante.
Contando anche il precedente della patente che le era stata ritirata tre anni fa, poi riavuta, perché a un controllo si era rifiutata di sottoporsi al narco test, l’automobilista che ha ucciso il 18enne potrebbe rischiare fino a quindici anni di carcere. Un rischio teorico, in realtà, perché le pene comminate sono in genere assai più miti.
La procura, intanto, ha disposto il sequestro dello smartphone per accertare se la giovane stesse impegnata anche al telefono in quei tragici momenti in cui ha ucciso Francesco e devastato la vita dei genitori, Paola Di Caro e Luca Valdiserri, due giornalisti del Corriere della Sera.
La richiesta di convalida del fermo per l’accusa di omicidio stradale è stata inoltrata oggi dal pm Erminio Carmelo Amelio al gip e domani, nelle stesse ore del funerale di Francesco, si dovrebbe tenere l’interrogatorio di garanzia dell’arrestata.
“Ho visto Francesco volare”, si è sfogato coi soccorritori l’amico che era con lui quella sera, “Sono salvo solo per mezzo metro. Come è potuto succedere…Doveva salvarsi anche lui”.
Gli agenti della Polizia Municipale non hanno trovato segni di frenata nel tratto, un altro particolare inquietante. La Suzuki Swift guidata dalla 23enne è volata sul marciapiede e piombata alle spalle dei due ragazzi tranciando anche un palo e un piccolo albero.
L’amico che sedeva sull’auto guidata dalla 23enne, per ora, non ha aggiunto particolari. Ha ammesso solo la bevuta. Ma quella è stata facilmente provata con un test in ospedale.
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