Rifiuti, Ama compra i terreni per costruire il termovalorizzatore a Santa Palomba

Rifiuti: acquistati i terreni per costruire il termovalorizzatore: prezzo 7 milioni e mezzo di euro

Rifiuti, prime soluzioni. Nuovo passo concreto verso la realizzazione di un termovalorizzatore a servizio di Roma.

Rifiuti: acquistati i terreni per costruire il termovalorizzatore: prezzo 7 milioni e mezzo di euro

Nella serata di ieri, martedì 18 ottobre, si è chiuso il consiglio di amministrazione di Ama che ha dato il via libera all’acquisto dei terreni di Santa Palomba su cui verrà costruito l’impianto secondo i piani dell’amministrazione Gualtieri.

La municipalizzata dei rifiuti, quindi, ha confermato la scelta dell’area al confine tra il Comune di Roma e quello di Pomezia.

I terreni costeranno all’Ama 7,5 milioni di euro, decisione chiusa dopo settimane di trattative.

L’acquisto è stato approvato da quattro consiglieri, mentre il quinto si è astenuto. La decisione, già discussa dallo scorso Cda riunitosi il 30 settembre – riporta una nota della Municipalizzata – era stata rinviata per effetto della richiesta del Presidente della Commissione di Valutazione che aveva manifestato la necessità di avvalersi di ulteriore documentazione tecnico – amministrativa. L’adempimento è stato completato e valutato nella riunione di ieri, consentendo così di definire l’acquisizione”, conclude Ama.

Verso la riapertura del Tmb di Guidonia

Intanto il Campidoglio sta spianando la strada per la riapertura del Tmb di Guidonia Montecelio (leggi qui).

Il Tar del Lazio, proprio in questi giorni, non ha concesso al Comune di Guidonia Montecelio la sospensiva dell’ordinanza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che prevede il dirottamento dei rifiuti al Tmb dell’ex discarica Inviolata. I giudici ora dovranno pronunciarsi sul merito.

È una decisione che non condividiamo –  ha fatto sapere il sindaco di Guidonia Mauro LombardoLe tante obiezioni che avevamo sollevato contro l’apertura del TMB non sono bastate a convincere il Giudice Amministrativo ad anticipare la tutela. Restiamo sulle nostre giuste posizioni e insisteremo per ottenere un annullamento che ci sembra più che giustificato nell’esame del merito che sarà fissato”.

L’attacco grillino

Sul fronte rifiuti dal sindaco Gualtieri e dall’assessora competente Alfonsi solo “bluff”. Ad affermarlo i consiglieri capitolini M5S e Lista Civica Virginia Raggi – Ecologia e Innovazione. “Su inceneritore e piano rifiuti a Roma, il PD capitolino ha poche idee e confuse – attaccano i consiglieri capitolini di opposizione – Lo afferma la Alfonsi in un recente convegno, laddove smentisce le parole del Sindaco Gualtieri e dichiara candidamente che l’inceneritore non si farà mai entro il Giubileo (sarebbe “una cosa assurda”) e, ad oggi, non è possibile sapere se servirà un inceneritore o tre inceneritori più piccoli”.

Non solo. “Soldi pubblici spesi nel peggiore dei modi per un’opera monstre che non si sa se e quando verrà mai realizzata. Ora anche il sindacato Cgil, notoriamente vicino per posizioni politico-ideologiche al Partito Democratico, attacca il sindaco Gualtieri sull’inceneritore e i pesanti dubbi scaturiti in queste ore riguardo all’acquisto dei terreni a Santa Palomba da parte di Ama – denuncia il vicepresidente della commissione Ambiente Daniele Diaco (M5S) – Siamo pienamente d’accordo con la Cgil, e lo abbiamo ribadito ampiamente in ogni sede, quando sostiene che l’inceneritore è una tecnologia inquinante e ormai superata, che rende l’impianto già obsoleto nel momento stesso della sua messa in funzione. Una soluzione che non incentiva né la raccolta differenziata né l’economia circolare tanto sbandierate dalla giunta Gualtieri e che ha un impatto ambientale non trascurabile, tenuto conto delle 600.000 e passa tonnellate del mostro inceneritore. Intanto più di qualcosa non quadra sull’acquisto dei terreni sull’Ardeatina a Santa Palomba da parte di Ama per la cifra di 7,4 milioni: sussistono infatti grossi dubbi in merito, in quanto nell’atto approvato dal CdA di Ama è spuntata una mediazione last-minute da 223mila euro avviata solo tre giorni prima, pari al 3% da pagare sull’intera operazione. Da dove spunta questa consulenza immobiliare e a cosa è dovuta?”.

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Il Tar (per ora) dà ragione a Gualtieri, si va verso i rifiuti di Roma a Guidonia