Roma, fiamme al deposito Atac sulla Prenestina: le procedure di sicurezza evitano il peggio

Incendio al deposito Atac principale, nell' est della Capitale, messe in atto le procedure di sicurezza

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Foto di repertorio

Roma: fiamme questa mattina, giovedì 13 ottobre durante alcune lavorazioni nelle Officine Centrale nella sede Atac di via Prenestina si è sviluppato un principio d’incendio nella sala prova motori, compartimentata e inaccessibile dall’esterno proprio a tutela di eventi come questi.

Incendio al deposito Atac principale, nell’ est della Capitale, messe in atto le procedure di sicurezza

I sistemi di emergenza hanno funzionato correttamente e non c’è stato nessun problema per gli addetti, che sono stati evacuati secondo le regole della procedura dell’emergenza incendi.

Dichiarazioni ufficiali esclusive da parte di responsabili dell’azienda, interpellati da canaledieci.it tendono a rassicurare sull’accaduto:Si è trattato di un evento che può capitare. Le fiamme sono state prontamente spente e tutto è stato messo sotto controllo e sono durate non più di una mezz’ora. Ad andare a fuoco dunque solo alcune parti di mezzi meccanici”.

Sono intervenuti i Vigili del Fuoco per quanto di loro competenza e si stanno svolgendo le indagini per capire le cause scatenanti dell’evento.

Similmente, ma con un eco e dei danni ben più tangibili, con due mezzi carbonizzati, un’altra municipalizzata, l’Ama, sta affrontando in questi giorni una piccola “bufera”, per il riacutizzarsi del fenomeno “Flambama”, ovvero di due mezzi, due camion compattatori dei rifiuti solidi urbani che sono andati a fuoco tra ieri ed oggi nella Capitale.

Il primo caso, ad Ostia ieri, 12 ottobre, all’alba, alle 5.30 del mattino (leggi qui), il secondo a Roma, tra i quartieri di Ostiense e Garbatella, in via Pellegrino Matteucci, questo giovedì mattina alle 9.30 (leggi qui).

Un piccolo caso mediatico, con i cittadini scandalizzati per la fragilità dei mezzi di raccolta rifiuti che tornano anche questo autunno con troppa facilità ad andare distrutti dalle fiamme.

A questo proposito, Ama ha preso posizione, interpellata in esclusiva da canaledieci.it sul doppio caso in questione, raccontando la propria versione dei fatti, quella ufficiale.

Nel caso di ieri a Ostia le fiamme avrebbero avuto origine da ceneri di rifiuti ancora “calde” che, all’interno del cassone di raccolta del veicolo, avrebbero fatto poi propagare le fiamme fungendo da miccia.

Quindi tutto sarebbe stato causato dalla superficialità dei cittadini che hanno gettato rifiuti non ancora spenti all’interno dei cassonetti.

Al contrario, in Via Matteucci, stamane, si sarebbe trattato di un guasto tecnico, di un cortocircuito alla parte elettrica dell’abitacolo del guidatore.

In ogni caso ci si interroga spesso sul fatto che il “parco macchine” delle municipalizzate, tra cui Ama, probabilmente sia davvero vetusto e avanti con gli anni e la manutenzione ordinaria rappresenti a tutti gli effetti un problema vero che danneggia il servizio pubblico, vista la terribile frequenza dei fenomeni di “Flambama” durante l’anno.

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Roma, un nuovo caso di “flambama”: prende fuoco il compattatore dei rifiuti