Daniele De Rossi, orgoglio di Ostia, è il nuovo allenatore della Spal

Il campione del Mondo e storica colonna giallorossa con oltre 400 presenze e 43 gol in carriera è alla prima esperienza da allenatore capo e ha firmato un biennale fino al 2024

Parte la stagione dell'Ostiamare: Daniele De Rossi augura la riapertura dello stadio (VIDEO)

Daniele De Rossi, per tutti i tifosi della Roma è DDR, ovvero l’acronimo del mediano e campione del Mondo 2006 con l’Italia che da questo pomeriggio, lunedì 10 ottobre è il nuovo allenatore della Spal Ferrara, in serie B.

Il campione del Mondo e storica colonna giallorossa con oltre 400 presenze e 43 gol in carriera è alla prima esperienza da allenatore capo e ha firmato un biennale fino al 2024

Alla prima esperienza assoluta da allenatore capo di una prima squadra di professionisti, Daniele De Rossi succede in panchina ad un califfo della serie cadetta, quel Roberto Venturato che è un re della categoria per aver giocato tante volte anche negli ultimi anni i playoff per la serie A con i veneti del Cittadella Padova.

A mister Venturato è stata fatale la sconfitta in trasferta dell’ultimo turno contro il Frosinone allenato da un altro ex campione del mondo, l’autore del rigore decisivo contro la Francia, Fabio Grosso.

Con un’ iconica ed ironica presentazione su instragram,  la società spallina annuncia De Rossi come nuovo coach sui propri canali social – la foto è tratta proprio dall’instagram ufficiale della squadra estense – che ritrae un mister stilizzato in giacca e cravatta all’interno di un triangolo ed un pallone ai suoi piedi.

Proprio per riprendere idealmente un famoso tatuaggio che De Rossi stesso ha sul polpaccio, dove un omino entra in tackle su un altro avversario all’interno di un triangolo.

Daniele De Rossi, orgoglio di Ostia, è il nuovo allenatore della Spal 1
Fonte pagina facebook ufficiale Spal Ferrara. Il mister nel triangolo riprende un celebre tatuaggio sul polpaccio di Daniele De Rossi, neo tecnico degli Estensi

 

La sfida per Daniele De Rossi allenatore capo è di quelle importanti.

Un pezzo di Ostia, per lui che ci ha fatto le scuole e ci è nato e cresciuto, inziando la sua rincorsa al calcio che conta dall’allora polveroso campo in terra dell’Ostiamare, e la ricorda sempre appena può con affetto.

Debutta dunque il tecnico classe 1983 dall’altro lato del campo, quello in cui bisogna guidare il gruppo senza giocare, ma impartendo le direttive dalla panchina.

Sfida impegnativa perché la Spal ha fatto la serie A non più tardi di pochi anni fa e perché è una società storica con una tifoseria esigente, esigente proprio come lo è il figlio di Ostia e di Roma, “Capitan Futuro”, si diceva, quando doveva succedere alla Roma a Francesco Totti.

D’Altronde 459 presenze e 43 gol complessivi nella Roma non si dimenticano, così come sarà preziosa per De Rossi la ventennale esperienza del padre Alberto sulla panchina della Roma Primavera, con tantissimi talenti sfornati ogni anno per la prima squadra di Trigoria.

E mettiamoci anche che le (buonissime e recentissime) referenze per svolgere il nuovo lavoro non mancano, con l’apprendistato da mister fatto come assistente di Roberto Mancini in nazionale – ed Europeo vinto non più tardi di un anno fa – lo aiuteranno nell’impatto con una categoria tra le più dure e difficili della piramide calcistica italiana.

La situazione attuale non è buona, in quanto attualmente la Spal naviga in acque agitate, il club estense si trova al 14° posto in Serie B con 2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte e la fiducia appena accordata a De Rossi, che ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno 2024 e dunque biennale, appare il primo passo per una pronta risalita dalle sabbie mobili della bassa classifica per gli emiliani

E giova ricordare che il prestigio del torneo attuale di serie B 2022/2023 sta aumentando per i tanti “ex eroi di Berlino 2006” che, appesi gli scarpini al chiodo, sono attualmente impegnati come allenatori: l’ex capitano e roccia difensiva Fabio Cannavaro è coach del Benevento (con De Rossi che sembrava in procinto di allenare proprio le “streghe” campane e giallorosse pure loro, salvo poi virare su Ferrara), Fabio Grosso è a Frosinone e Filippo “Pippo” Inzaghi è il trainer degli amaranto calabresi della Reggina.

Come dire, oggigiorno in serie B si respira un’aria che sa di azzurro d’elite, un azzurro purissimo.

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