Un uomo italiano di 33 anni è stato arrestato e ristretto ai domiciliari, perché gravemente indiziato di violenza sessuale aggravata, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
L’incubo della sua ex compagna 31enne, è finito oggi nella località di Vittorino Romano alle porte della Capitale, dopo che la vittima ha denunciato l’uomo per le continue violenze, persecuzioni e la costrizione ad uno stato d’isolamento per la sottrazione del suo telefono cellulare. I dettagli.
Vittima di violenze sessuali e costretta all’isolamento dal compagno: incubo per una donna 31enne alle porte di Roma
Costretta a sottostare alle prepotenze del compagno che, oltre a picchiarla frequentemente per futili motivi, l’aveva costretta ad evitare contatti con il mondo esterno, una donna 31enne di San Vittorino Romano, ha denunciato il suo compagno pochi giorni fa e oggi, con l’arresto effettuato dai Carabinieri della Stazione locale e la misura cautelare dei domiciliari per lui disposta, può tornare a vivere senza il terrore.
La vittima che già subiva da parte dell’uomo continui maltrattamenti, si sarebbe decisa a denunciarlo solo a settembre di quest’anno, dopo l’ultimo grave episodio accaduto all’inizio di settembre.
Percosse, minacce e l’altra grave accusa di violenza sessuale e stalking, peserebbero sull’arrestato, che secondo quanto riferito dalla donna, le avrebbe addirittura preso il telefono cellulare, inviando per suo conto messaggi alle sue amiche e colleghe di lavoro per interrompere i rapporti.
Convintasi a denunciare la vicenda ai Carabinieri di San Vittorino Romano, questi hanno applicato il protocollo del Codice Rosso ed avviato le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, accertando che dopo essersi allontanata la donna ha ricevuto dall’uomo telefonate e messaggi vocali minacciosi fino ad arrivare ad oltre 200 episodi giornalieri.
Verificato quanto stava accadendo, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione dell’ordinanza che dispone la misura cautelare a carico dell’indagato che è stato arrestato in attesa del processo.
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