Ostia: questa domenica è una giornata cruciale per il futuro dell’Italia, con le elezioni politiche che indirizzeranno il futuro del Paese. Ma di certo i lidensi che questa mattina si sono recati al voto al seggio allestito presso l’istituto comprensivo “Mar dei Caraibi”, situato nell’omonima via, non lo hanno fatto in uno scenario degno dell’importanza del voto stesso.
La situazione presso la scuola lidense evidenzia il degrado su tutta l’infrastruttura scolastica
Come riportato da Simone, un utente che ha postato e scatenato diversi commenti pro e contro di lui, la situazione della scuola è quantomeno “agghiacciante”, se pensiamo che si tratta di una scuola dove i bambini devono crescere ed imparare, oltre che, ovviamente, sede di seggio elettorale.
La scuola, costruita nel 1964, ha beneficiato nel tempo di tre ristrutturazioni, l’ultima nel 2012, ormai dieci anni fa.
E a quanto pare ne avrebbe ancora bisogno ma non ha presentato agli elettori la sua migliore cera. L’utente descrive con dovizia di particolari la situazione, e vi allega anche, per confrontarla con l’attuale – identica – la foto scattata 2 anni fa sempre del seggio 1862, quando si votò nel 2020 per il referendum costituzionale: “Ed eccoci qui a votare dopo l’ultima volta nel 2020 per il referendum costituzionale! Passano gli anni ma questo schifo di scuola pubblica è sempre peggio! Vetri spaccati sopra la porta di una classe, plafoniere con acqua, pannelli imbevuti da infiltrazioni che cascano in testa ai ragazzi! Non possiamo lamentarci se i figli si abituano a questo degrado, se passano intere giornate dentro scuole così degradate! (ho allegato la famosa foto di 2 anni fa sempre del seggio 1862! del vetro spaccato sopra l’entrata di una classe!)”.
Al di là di qualsiasi colorazione politica, la cosa che lascia sbigottiti è, come spesso succede, che alle primissime piogge autunnali anche le scuole si trasformano in una piscina, non solo le strade ed i camminamenti, e che comunque tutto si direbbe tranne che questo sia il luogo dove giovani alunni possono istruirsi e forgiare le loro menti.
Carla, un’altra utente, risponde per le rime al creatore del post, che taccia tutto questo abbandono come frutto del comunismo: “Forse dovremo ricordarci che l’abbandono delle scuole è iniziato dalla Moratti, poi Gelmini poi Faraone e poi non si è potuto rimediare a tutto il disastro che loro hanno fatto…bisogna mantenere allenata la memoria storica…la “buona” scuola si è fermata con Berlinguer!”.
Ed un’altra internauta, Patrizia, precisa, al riguardo: “Troppi governi se ne sono fregati, i politici sono tutti uguali pensano alle proprie tasche, felice per te che credi che esiste qualcuno in grado di sistemare i casini decennali”, mentre Emanuela rammenta che questa situazione perdura da almeno 30 anni e non solo alla “Mar dei Caraibi”: “Sono 30 anni che i governi che si susseguono adoperano tagli a scuola e sanità.. Noi italiani dovremmo imparare a ribellarci e non dovremmo mai dimenticare quali sono i valori fondanti della nostra repubblica”.
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