Ostia, violenta minore disabile di 12 anni: per lui cento mesi di carcere

Il pedofilo un parcheggiatore abusivo di Castelporziano: condannato a 8 anni e 4 mesi di carcere per violenza sessuale

incidente

Condanna a cento mesi di carcere per un parcheggiatore abusivo di Ostia in odore di pedofilia: nell’estate del 2019 con uno stratagemma aveva attirato l’attenzione di un bimbo di 12 anni, con disturbi della sfera emotiva, e poi gli aveva calato il costumino per abusarne.

Il pedofilo un parcheggiatore abusivo: condannato a 8 anni e 4 mesi di carcere per violenza sessuale

L’uomo, un immigrato di origine africana, con precedenti penali anche specifici e che stazionava spesso al quinto cancello di Ostia, è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale aggravata. Ieri la condanna a 8 anni e 4 mesi di carcere. La procura aveva chiesto una condanna ancor più pesante: dieci anni di carcere.

I fatti risalgono al 17 giugno 2019. Come racconta il Messaggero il bambino e la sua mamma accompagnati dal babysitter erano andati a Ostia da Roma per trascorrere una giornata al mare.

Una volta arrivati al quinto cancello della spiaggia libera di Castelporziano, lungo la Litoranea,  avevano offerto qualche spicciolo al parcheggiatore abusivo in attesa a bordo strada. Al ritorno mentre mamma e baby sitter erano impegnati a pulirsi dalla sabbia l’uomo si è riavvicinato a loro e con fare gentile si è offerto di dare una bottiglietta d’acqua al piccolo per lavare i sandali. Il tempo di spostarsi a pochi metri più in là e dietro l’auto la violenza.

Un episodio agghiacciante. Il parcheggiatore approfitta di quei pochi minuti per abbassare il  costume al bambino che al ritorno racconterà immediatamente tutto alla mamma e al babysitter.

Quell’uomo – riferirà in aula il baby sitter – lo aveva toccato chiedendogli di fargli vedere le parti intime, poi gli aveva abbassato il costume per palpeggiarlo”.

La violenza in pochi minuti a pochi metri dalla mamma. “Mio figlio – ha raccontato la donna ai giudici – avrebbe voluto che lo picchiassi. Ma gli ho spiegato che la mamma si era affidata alla giustizia. Non è stato facile nemmeno per me“. Dopo la denuncia l’uomo è stato riconosciuto ed arrestato.

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