Covid, casi in calo ma ancora elevati. Dal 12 settembre nuovi vaccini anti Omicron

Analisi positiva da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Resta alta l’attenzione e si annuncia l’arrivo del nuovo vaccino covid contro la variante Omicron

Nell’ultima settimana «si osserva una diminuzione dell’incidenza che tuttavia presenta ancora valori elevati, nel contesto di una oscillazione della trasmissibilità che si mantiene sostanzialmente sotto la soglia epidemica. Si conferma un trend in diminuzione nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva».

Analisi positiva da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Resta alta l’attenzione e si annuncia l’arrivo del nuovo vaccino covid contro la variante Omicron

Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute sull’epidemia di Covid-19 in Italia. Nel monitoraggio «si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive come l’uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani e di porre attenzione alle situazioni di assembramento. L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia».

«Questa settimana – aggiunge in un videocommento il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezzaosserviamo una ulteriore leggera diminuzione del numero dei nuovi casi» di Covid-19 in Italia «e l’incidenza si fissa a 197 casi per 100mia abitanti. L’Rt mostra live tendenza all’aumento, a 0,92, al di sotto della soglia epidemica. Per quanto riguarda il tasso di occupazione di area medica e delle terapie intensive è rispettivamente al 6,5% e al 1,9%, ben al di sotto della soglia critica di congestione delle strutture ospedaliere. Lunedì arriveranno i nuovi vaccini adattati alla variante Omicron ed è importante che le persone a rischio, i fragili, gli anziani, gli operatori sanitari e le donne in gravidanza comincino ad effettuare una ulteriore dose di richiamo».

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