Nettuno, revocato il divieto di balneazione: si torna a fare il bagno a Marinaretti

Balneazione Nettuno, da oggi si può tornare a fare il bagno a Marinaretti: revocata l'ordinanza di divieto. Cosa era successo

balneazione nettuno

Allarme cessato a Nettuno. E’ stata infatti firmata l’ordinanza commissariale di revoca del divieto di balneazione per la presenza di batteri nelle acque in località Marinaretti il 16 agosto scorso. L’Arpa Lazio ha effettuato nuovi campionamenti il 18 agosto: gli esiti sono stati comunicati questa mattina ed evidenziato risultati inferiori ai valori limite.

Balneazione Nettuno, da oggi si può tornare a fare il bagno a Marinaretti: revocata l’ordinanza di divieto. Cosa era successo

L’allarme era scattato martedì scorso quando i villeggianti avevano effettuato numerose segnalazioni di escrementi in acqua nella spiaggia dei Marinaretti, uno dei punti più belli della costa di Nettuno. Alle denunce inoltrate alla Capitaneria di Porto e alla Asl, hanno fatto seguito una serie di controlli, che avevano rilevato un’alta concentrazione di batteri. A quel punto il commissario straordinario Bruno Strati aveva deciso di emettere un’ordinanza che vieta la balneazione in un tratto di spiaggia di circa 300 metri sul litorale di Ponente.

“Gli accertamenti analitici relativi al campionamento effettuati in data 16 agosto 2022, nel Comune di Nettuno, nel punto di prelievo di seguito riportato, hanno evidenziato valori superiori a quelli limite per singolo campione per l’Escherichia coli e gli Enterococchi”, si legge nell’ordinanza. In particolare, il valore rilevato dell’escherichia coli aveva raggiunto 560 MPN ogni 100 millilitri, mentre il massimo consentito è di 500. Il batterio dell’enterocco, invece, riportava un valore di 222 MPN, quando deve essere contenuto entro un limite di 200.

Sul caso si era espresso anche il Codacons con il presidente Carlo Rienzi. “Siamo stufi di questi strani fenomeni, sparsi in tutta Italia: batteri che arrivano e vanno via appena il sindaco dice di andare via, perché c’è bisogno di turismo”, le sue parole – “I cittadini hanno il diritto di fare il bagno senza rischiare infezioni e malattie: in caso non sia possibile devono essere informati adeguatamente della condizione delle acque in cui vorrebbero immergersi”, aveva concluso il presidente del Codacons.

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