Il capo di gabinetto di Gualtieri litiga per strada e grida “Vi sparo”. Si dimette (VIDEO)

Albino Ruberti risponde con parole pesanti durante una lite in strada. Il Pd: "Il caso non può restare senza conseguenze"

Scoppia il caso del video scandalo nel Pd. A funestare la campagna elettorale appena avviata uno sfogo niente affatto garbato del capo di gabinetto del sindaco Roberto Gualtieri, Albino Ruberti, già capo di gabinetto di Nicola Zingaretti. Uno sfogo concluso con parole forti – tipo “vi sparo, vi ammazzo, vi dovete inginocchiare” – urlate per strada a Frosinone a conclusione di una cena di un paio di mesi fa. La guerra interna ai dem è innescata. Ruberti è costretto a rassegnare le dimissioni.

Albino Ruberti risponde con parole pesanti durante una lite in strada. Il Pd: “Il caso non può restare senza conseguenze”. E lui presenta le dimissioni

Nel video – documentato da Il Foglio – si sente chiaramente Ruberti gridare all’impazzata in risposta a qualcuno che gli avrebbe detto “Io ti compro”. La lite coinvolge una persona vicina all’ex europarlamentare Francesco De Angelis, quella sera anche lui presente.

Nella mattinata di oggi, 19 agosto, la direzione nazionale del Partito democratico ha definito il “caso gravissimo, che non può restare senza conseguenze”. Ancora più esplicita l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi: Ruberti fa sapere “deve lasciare subito” l’incarico.

Nel giro di pochi minuti la risposta di Albino Ruberti: una lettera di dimissioni. E quindi il ritiro alla candidatura alla Camera dei deputati di De Angelis.

La lettera di Ruberti

Per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da Capo da Gabinetto“, scrive Ruberti nella lettera.

“Illustrissimo sindaco, in merito al video pubblicato nella serata di ieri dal quotidiano ‘Il Foglio‘ – scrive – confermo che quanto avvenuto trattasi di un litigio verbale durante una cena privata, che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale. In particolare, ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità“.

Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai necessario – prosegue – e, per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell’istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da Capo da Gabinetto“.

Il video

A questo punto il video – spuntato a un paio di giorni dalla presentazioni delle liste dem –  potrebbe comportare anche risvolti penali, considerata la presunta minaccia ricevuta da Ruberti (“mi ti compro”) e non solo per le sue minacce di morte gridate in maniera scomposta.

Gli accertamenti per l’acquisizione del video da parte delle forze dell’ordine potrebbero già scattare oggi. Secondo una prima replica di Ruberti, e anche della sua compagna, la consigliera regionale del Pd Sara Battisti, originaria proprio di Frosinone, e presente alla cena finita male anzi malissimo, la lite sarebbe scaturita da una discussione “per motivi calcistici” e risalirebbe a una sera del giugno scorso.

Tra i presenti i non meglio identificati Vladimiro e suo fratello Adriano a cui il capo di gabinetto di Gualtieri rivolge le pesanti parole.

La reazione di Ruberti, si capisce dal video pubblicato online, si riferisce in particolare a una frase “Me te compro” pronunciata nei suoi confronti, alla quale il capo di gabinetto risponde “fai la tua scelta, se stai con questa gente non stai con me. Te lo comunico“.

Ma ecco lo sfogo: “Io li ammazzo… Me devono venì a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto a cena… A me non me dicono ‘io me te compro’ Gli dò cinque minuti pe venì a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchià davanti a me e chiedere scusa. Altrimenti io lo scrivo a tutti quello che sti pezzi de m… mi hanno chiesto a tavola. Non se devono permette de dimme ‘me te compro’. Io li sparo, li ammazzo”.

Parole insomma che accantonano la classica discussione calcistica adombrando altri temi, come lo stesso Ruberti in parte ammette. Tant’è che qualcuno quella sera voleva chiamare i carabinieri.

Letta: “Il loro passo indietro doveroso”

Il ritiro della candidatura dell’ex assessore regionale nel Lazio ed ex europarlamentare del Pd Francesco De Angelis, candidato alla Camera a Roma e le dimissioni presentate da Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, sono “entrambe scelte giuste e doverose. L’ho detto sin da stamattina. Non credo di dover aggiungere altro” ha commentato il leader del Pd Enrico Letta.

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