Roma, Ascanio Celestini in scena con “Museo Pasolini”: l’ingresso allo spettacolo è gratuito

Nel programma dell'Estate Romana al Parco degli Acquedotti, in scena "Museo Pasolini": un viaggio nel lascito del grande scrittore

Foto Zetema (Musacchio, Iannello, Pasqualini)

Pasolini rivive nello spettacolo che l’attore e regista Ascanio Celestini gli dedica nel centenario della sua nascita. “Museo Pasolini”, questo il titolo dell’omaggio in scena al Parco degli Acquedotti il 28 e 29 luglio alle ore 21,00, rientra nella lunga programmazione che nel mondo del teatro, del cinema e della cultura, è stata dedicata quest’anno all’intellettuale bolognese.

Al Teatro del Lido di Ostia il prossimo 2 novembre, una serata a cura del Teatro di Roma, Teatro Nazionale, ricorderà la sua morte.

Nel programma dell’Estate Romana al Parco degli Acquedotti, in scena “Museo Pasolini”: un viaggio nel lascito del grande scrittore

Nella suggestiva scenografia del Parco degli Acquedotti, si inserisce l’omaggio a Pier Paolo Pasolini, di un altro maestro del teatro italiano, Ascanio Celestini, e intitolato “Museo Pasolini”.

L’evento curato da Fondazione Musica per Roma, e prodotto da Fabbrica Srl e Teatro Carcano, è una visita in un ipotetico Museo Pasolini, che l’attore compie esclusivamente in compagnia delle voci di Grazia Napoletano e Luigi Celidonio, con le musiche di Gianluca Casadei, “in un luogo della memoria virtuale”.

L‘ingresso allo spettacolo è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, e l’accesso allo spettacolo sarà da via Lemonia, angolo Circonvallazione Tuscolana. In tal caso la prenotazione non è obbligatoria, mentre è necessario prenotarsi promozione@teatrodellido.it per l’evento che ricorderà la sua morte il prossimo 2 novembre al Lido.

Gli spettacoli, promossi da Roma Capitale, fanno parte del programma di Estate Romana 2022 e si inseriscono anche nell’ambito delle iniziative di PPP100 – Roma racconta Pasolini.

Museo Pasolini: lo spettacolo

Vincenzo CeramiSe noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.

E’ così che si compone il Museo virtuale, attraverso le testimonianze di chi ha conosciuto il poeta. Un processo che parte dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto occorre cercare? Quale oggetto bisogna acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti? Cosa è necessario per conservarlo? Cosa è possibile comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo bisogna esporlo?

Per maggiori dettagli www.culture.roma.it 

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