Ostia, per il Tribunale lo stabilimento è in regola ma il Municipio demolisce lo stesso (VIDEO)

Il X Municipio affida la demolizione dello stabilimento “La Casetta” ignorando il giudizio del Tribunale che attesta l’assenza di abusi edilizi. Si attua un’ordinanza precedente alla sentenza

Ruspe pronte a entrare in azione presso ciò che resta dello stabilimento balneare “La Casetta” di lungomare Amerigo Vespucci a Ostia. Il X Municipio ha incaricato una ditta a procedere alla demolizione ignorando la sentenza del Tribunale di Roma che quasi tre anni fa ha sentenziato che nessun abuso edilizio è stato commesso nell’impianto balneare.

Il X Municipio affida la demolizione dello stabilimento “La Casetta” ignorando il giudizio del Tribunale che attesta l’assenza di abusi edilizi. Si attua un’ordinanza precedente alla sentenza

E’ stato allestito in tutta fretta dal X Municipio il cantiere per l’abbattimento dello stabilimento balneare “La Casetta”, una volta fiore all’occhiello del turismo balneare di Roma. Non si ha traccia del provvedimento di affidamento dei lavori, quindi della gara d’appalto, della durata del cantiere e del costo per le casse pubbliche. Si sa solo che è stata incaricata la ditta “Nomentana Appalti”.

Ricostruendo la vicenda, si scopre che l’iniziativa del X Municipio è connessa a una determina dirigenziale dell’11 luglio 2018 “di demolizione d’ufficio degli illeciti edilizi riscontrati nella stessa (concessione La Casetta n.d.r.)” (leggi qui). Ora il punto è che, parallelamente a quel provvedimento, in Tribunale si è svolto il processo intentato dal Campidoglio contro i concessionari dello stabilimento balneare accusati, appunto, di abusi edilizi. Il 2 ottobre 2019, successivamente all’ordinanza amministrativa di demolizione, dunque, la sentenza firmata dal giudice Roberta di Gioia della IV Sezione Penale, riguardo all’accusa di abusi edilizi l’ex concessionario ha assolto il concessionario con formula piena perchè “il fatto non sussiste”. E va anche detto che verso quella sentenza il Campidoglio non ha fatto neanche ricorso, ritenendola evidentemente corretta.

Ciò nonostante, si demolisce. Il primo tentativo della demolizione l’amministrazione locale l’ha fatto a marzo scorso notificando al concessionario l’ingiunzione a rispettare l’ordinanza del 2018. Questi, ovviamente, ha esibito l sentenza del Tribunale che è stata trasmessa via posta elettronica certificata a tutti gli enti interessati, X Municipio compreso. Sentenza che era già a conoscenza dell’amministrazione locale che, infatti, a ottobre 2020 ha dissequestrato lo stabilimento (leggi qui).

Il video

Oggi la sorpresa. Gli operai della “Nomentana Appalti” hanno transennato lo stabilimento e aperto il cantiere per procedere agli abbattimenti in forza di un provvedimento vecchio di quattro anni e non aggiornato alla luce della sentenza del Tribunale.

Tutta la vicenda autorizza il sospetto che più di sbadataggine o di disattenzioni burocratiche ci si trovi di fronte a una vera persecuzione nei confronti di un impianto che una volta era vanto del turismo balneare romano (leggi qui) e oggi è ridotto a poco più di un rudere (leggi qui).

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