Incendio a Centocelle, si sospetta il dolo: Vigili del Fuoco ancora a lavoro (VIDEO)

Incendio a Centocelle, diversi piccoli focolai sono ancora attivi negli autodemolitori

Il giorno dopo l’incendio che ha colpito gli autodemolitori di viale Palmiro Togliatti (leggi qui), i vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza l’area e domare diversi piccoli focolai. Sì sospetta l’atto doloso.

Incendio a Centocelle, diversi piccoli focolai sono ancora attivi negli autodemolitori

Si sta eseguendo un lavoro di bonifica e spegnimento anche con mezzi escavatori. Si stanno bonificando anche le aree di vegetazione che circondano gli autodemolitori interessate dall’incendio. Sempre sul posto 25 squadre con 100 unità dei vigili del Fuoco e 50 automezzi. Sul posto permangono anche presidi 118 e protezione civile. Il rogo è sotto controllo. Le persone evacuate sono tutte rientrate in casa e nella notte non sono stati registrati problemi.

Viabilità e trasporti

Viene mantenuta chiusa ancora via Palmiro Togliatti tra via Casilina e via Fadda.
Le linee bus 548 e 557 deviano per via Pelizzi, via di Torre Spaccata e via Casilina in entrambe le direzioni. La linea 557 da Torre Spaccata riprende il normale percorso da viale di Torre Maura.

Percorso deviato anche per le linee 106, 451 e 558. La 106 in direzione Grotte Celoni da viale Palmiro Togliatti devia su via Casilina, mentre al ritorno verso il Parco di Centocelle da via Casilina all’altezza di piazza Sor Capanna, devia su via Casilina. La 451 da viale Togliatti devia per via dei Meli, viale Alessandrino, via Casilina, via di Torre Spaccata, viale Bruno Pelizzi, via Raimondo Scintu, via Quinto Publicio, nelle due direzioni. Infine la 558, in direzione Cinecittà, da via Casilina devia per via di Torre Spaccata, viale Bruno Pelizzi, via Raimondo Scintu, Via Quinto Publicio, via Orazio Pulvillo e piazza di Cinecittà.

Qualità dell’aria: la nota di Arpa Lazio

Sono stati posizionati due campionatori, uno nell’Aeroporto militare Francesco Baracca, l’altro nella nostra sede di via Saredo, a poche centinaia di metri da dove è avvenuto il maxi incendio di Centocelle, per verificare eventuali effetti sulla qualità dell’aria.

Il comunicato dell’Associazione Romana Demolitori e Rottamatori

“A Roma – si legge in una nota dell’associazione romana Demolitori e Rottamatori – ci sono circa 80 autodemolitori attivi, ma dal 2018 solo uno è autorizzato a rottamare auto. Di fatto potrebbero solo vendere pezzi di ricambio. Sulla Togliatti ce ne sono 40, venti dei quali abusivi e per di più confinanti col parco archeologico di Centocelle.

Tutti dovevano essere trasferiti dal 1980, ma nel 1997 regione, comune e l’associazione di categoria firmano un accordo per il reperimento di aree fuori dal perimetro del raccordo anulare, ma nessuna di quelle risulta poi idonea e l’accordo salta.
Dal quel momento inizia una interminabile stagione di proroghe all’italiana, fino al 2018, quando la Giunta Raggi impone adeguamenti ambientali per il rilascio delle autorizzazioni definitive.

Quelli di viale Palmiro Togliatti ricorrono al Tar che sentenzia: ‘Il collegio non può che affermare in una logica di bilanciamento dei contrapposti interessi, che le prescrizioni impartite dall’amministrazione ai fini del rilascio di autorizzazione provvisoria in vista della delocalizzazione dell’impianto, devono essere funzionali unicamente a garantire i presidi minimi ambientali, senza imporre la realizzazione di opere dal carattere duraturo ed impegnative sotto il profilo economico, che mal si coniugherebbero col carattere temporaneo del titolo da rilasciare”. Quindi su via Palmiro Togliatti i demolitori abusivi restano al loro posto e quelli regolari sono costretti alla battaglia nei tribunali, perché dopo essersi adeguati alle nuove normative, si vedono sospendere l’autorizzazione.

Sei mesi dopo quello stop, sempre nel 2018, esplode la protesta prima in Campidoglio e poi sotto la Regione Lazio alla vigilia dell’approvazione della legge di Stabilità. A dicembre il Consiglio regionale del Lazio inserisce un emendamento nella Legge che ‘Autorizza la prosecuzione dell’attività’ dei rottamatori, ‘indicando la tempistica di delocalizzazione che dovrà essere effettuata entro sei mesi e attuata entro un periodo massimo di ventiquattro’.

‘E’ la svolta -pensano i demolitori- ma la sindaca Raggi riesce ad ottenere l’appoggio del Governo, il quale presenta un formale ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge regionale. Dopo poco arriva la sentenza e i Supremi giudici danno ragione alla Regione Lazio: la legge rispetta i parametri costituzionali. Quindi i demolitori vanno trasferiti entro il dicembre 2020. Dove sono oggi i demolitori? Esattamente dove sono sempre stati”.

Sospetto dolo

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sull’incendio: si sospetta l’atto doloso. Ci sarebbero testimoni che avrebbero visto un uomo vicino ai primi focolai. Indaga la Polizia di Stato.

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