Grande Roma

Roma, nuovo blocco sul Gra degli attivisti green: è il sesto in pochi giorni

Il nuovo blitz degli attivisti alle 7 e mezza di questa mattina, nell'ora di punta. Automobilisti esasperati

Nuovo blitz degli attivisti green di Ultima Generazione sul grande raccordo anulare di Roma. Alcuni attivisti, nella mattinata di oggi, mercoledì 29 giugno, hanno fatto irruzione sulla carreggiata bloccando la circolazione all’altezza della Pisana interna.

Il nuovo blitz degli attivisti alle 7 e mezza di questa mattina, nell’ora di punta. Automobilisti esasperati

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos e della polizia stradale. I manifestanti sono stati identificati e la circolazione immediatamente riaperta.

Non sono mancate, però, le scene di esasperazione. Gli automobilisti, infatti, come in un copione, appena vedono gli attivisti lasciano il volante e li trascinano via dalla strada con la forza anche in presenza delle forze dell’ordine.

Un lavoro non facile per gli investigatori che ad ogni intervento – con quello di oggi è il sesto in pochi giorni – devono bloccare e caricare di peso i manifestanti mentre questi ultimi subito si rilanciano sulla strada. D’altra parte per il blocco stradale la legge non prevede un arresto ma denunce e segnalazioni alla procura.

In un caso un taxista romano ha reagito in maniera piuttosto furibonda dopo che un manifestante era salito sul cofano del taxi per bloccarne la ripartenza. “Ti levi o ti sfonno” lo ha avvertito, ma l’attivista ha continuato a restare sull’auto, anzi alla fine è salito anche sul tettuccio.

L’ultimo blocco lunedì 27 giugno non era andato in porto. Gli uomini della Digos sono riusciti a dissuadere i manifestanti e a bloccarli mentre scavalcavano il guard rail (leggi qui), ma gli attivisti non si sono persi d’animo e oggi sono tornati sul Gra per un nuovo blocco.

I motivi della “protesta”

Gli attivisti sostengono di inscenare proteste e provocazioni per salvare dall’inquinamento il pianeta.

Chiediamo al Governo italiano di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e di cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale”, fanno sapere.

La seconda proposta: “Chiediamo di procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente,  e a creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili“.

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