Foschia e puzza di bruciato: risveglio con psicosi sul litorale

Un banco di nebbia e la puzza avvolgono Ostia: i residenti chiamano le forze dell’ordine temendo un nuovo incendio o gli effetti da nube tossica di Malagrotta

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Effetto Malagrotta per i residenti di Ostia che questa mattina si sono svegliati sotto una coltre di foschia maleodorante. La psicosi per le possibili ricadute dei fumi sprigionati dal fuoco che ha divorato il Tmb dei rifiuti hanno spinto in molti a chiamare le forze dell’ordine per avere informazioni e inondare i social di domande a caccia di risposte. Il terrore della nube tossica è palpabile.

Un banco di nebbia e la puzza avvolgono Ostia: i residenti chiamano le forze dell’ordine temendo un nuovo incendio o gli effetti di Malagrotta

Il banco di nebbia si è manifestato dalle prime ore del mattino ma in realtà sulla superficie del mare, soprattutto nella zona a ponente del Pontile, era già presente dalla notte. L’aria densa e pesante era accompagnata anche da un odore di bruciato. Più di qualcuno ha chiesto sui social se quel fenomeno fosse conseguenza di un eventuale incendio in pineta. Altri l’hanno ricollegato al rogo tossico di Malagrotta (leggi qui).

Foschia e puzza di bruciato: risveglio con psicosi sul litorale 1
Nebbia nella zona della stazione Lido Nord

A poco, evidentemente, sono servite le rassicurazioni degli esperti dell’Arpa sulla mancata ricaduta, almeno nelle prime ore dell’incendio, di particolato dalle plastiche bruciate nel Tmb (leggi qui).

Foschia e puzza di bruciato: risveglio con psicosi sul litorale 2

Al momento non ci sono segnalazioni di incendi o altro genere di combustione” spiegano alle ore 8,15 dalla caserma dei Vigili del fuoco di Ostia. L’indicazione che i venti non siano sfavorevoli nei confronti di chi vive sul litorale è confermata dall’anemometro della Lega Navale di Ostia che ribadisce (alle ore 9,00) la direzione del vento da ovest.  Solo psicosi, dunque?

La speculazione politica

Non giova certo a rasserenare gli animi la nota diffusa sui social dal consigliere comunale del M5S, Paolo Ferrara, che, pubblicando le immagini della foschia, scrive testualmente: “Guardate queste foto! Un’enorme nube tossica tiene letteralmente in ostaggio il Municipio X e anche altri quartieri di Roma da oramai da 3 giorni“. Ignorando l’analoga tragica vicenda avvenuta tre anni fa con l’incendio del Tmb del Salario sotto l’allora sindaca Virginaia Raggi, sua compagna di partito, non ci capisce di quali elementi scientifici sia in possesso Ferrara per lanciarsi in questa affermazione allarmistica, quando ancora non si dispone di dati tecnici aggiornati. In giornata, infatti, è attesa la pubblicazione dei rilievi effettuati dall’Arpa Lazio anche con due centraline mobili posizionate a pochissima distanza dal rogo del Tmb di Malagrotta.

Incendio Malagrotta, i primi dati Arpa Lazio sull’aumento del particolato