Roma: arriva dal governo Draghi l’assist perfetto per salvare dal disastro la rete metro della Capitale. Un decreto ad hoc prevede che se i mezzi non saranno ritenuti pericolosi la loro messa in regola potrà essere effettuata facendola slittare fino ad un anno.
Una proroga di massimo un anno è decisa dal Consiglio dei Ministri per permettere le necessarie opere di manutenzione sui treni della Metro B e C ed il rifacimento del manto stradale in vista del Giubileo
Sono pertanto “salvate” le metro B e C, una decisione con “vista” sul prossimo Giubileo 2025 che conferma la liaison tra Anas e Comune di Roma, con un occhio particolare di riguardo alla situazione gravosa delle tante buche che affliggono le strade della Capitale.
Nel dettaglio, verrà attenzionata, nel dispositivo, la situazione legata ai trasporti capitolini. Il tutto è frutto di un lungo dialogo con Palazzo Chigi.
Patanè, assessore della giunta Gualtieri ai trasporti, ha raggiunto un intesa speciale con il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile: semaforo verde, pertanto, alla deroga sulle manutenzioni – che in verità non sono ancora mai state effettuate – sui treni della metro B e C.
La decisione è realizzare un piano che riprende in tutto e per tutto quello già messo in atto per la metro A, con il Campidoglio che si è impegnato a nominare presto una commissione ad hoc di tecnici che creino perizie e certifichino lo stato e la sicurezza dei treni, che da tempo non vedono attività manutentive.
Se questi mezzi verranno considerati, dopo essere stati analizzati, non pericolosi, ci sarà una doppia deroga semestrale, permettendo un lasso di tempo di massimo un anno per approntare le riparazioni necessarie.
Con questa misura si spera di ottenere benefici immediati.
Ad oggi la frequenza delle corse sulla linea B e B1 è salita fino a 16 minuti per via della cronica assenza di treni. Sulla C non va tanto meglio, dato che l’attesa è di 12 minuti. Non si tratta di tempi di percorrenza che si addicono alla metro di una grande città.
Oggi, 15 giugno, il tutto verrà approvato in Consiglio dei Ministri, facendo tirare un grosso sospiro di sollievo a Roma Capitale, ad Atac ed al Campidoglio tutto.
Altra situazione da risolvere è appunto quella delle buche e della manutenzione stradale, con il decreto in esame che accorcia considerevolmente il tempo per iniziare i lavori di ripristino tali da tirare a lucido Roma per il prossimo Giubileo.
Un iter procedurale più rapido, conciso, per effettuare le valutazioni di carattere ambientale e le verifiche archeologiche del caso.
A stretto giro di posta sarà varata l’intesa tra il comune e l’Anas, con la società Giubileo 2025 che potrà firmare convenzioni dedicate con quest’ultima.
Obiettivo sarà migliorare e perfezionare i lavori sulle strade consolari che sono sotto la gestione di Roma Capitale, arrivando anche nel centro della città e sui tratti urbani, fino alle vie a più alto scorrimento, per una profonda opera di rifacimento.
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