Anzio: erano piombati in casa delle vittime per rientrare di un debito che a loro avviso vantavano da un accordo economico non rispettato per la cessione di un’attivitĂ . Ma quando la richiesta di denaro da restituire “sull’unghia”, è rimasta inevasa, i tre uomini avrebbero iniziato a danneggiare l’appartamento e riempire di botte una delle vittime.
Per i tre romeni è scattato l’arresto e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere eseguito dagli uomini della Polizia di Stato di Anzio-Nettuno, perchè gravemente indiziati dei reati di tentata estorsione e violazione di domicilio, nonchĂ© di tentata rapina, danneggiamento, porto abusivo di arma e lesioni aggravate.
Anzio, botte e danni all’appartamento per non aver ripagato un presunto debito: in manette tre rumeni indiziati di estorsione e lesioni
Tre cittadini romeni di 46, 40 e 32 anni, sono stati arrestati nelle ultime ore, perchè indiziati di essere i responsabili di gravi reati di estorsione e lesioni, danno di alcune persone, con le quali avrebbero avuto dei rapporti di natura commerciale, legati alla cessione di un’attivitĂ .
La violenza, secondo quanto riferito nella nota della Polizia di Stato, sarebbe scaturita da una negata restituzione di denaro, preteso dai tre romeni in quanto a loro dire, era la differenza mancante rispetto a quanto pattuito con i nuovi proprietari per l’attivitĂ ceduta.
Le vittime, connazionali degli arrestati, si sarebbero rifiutati di sottostare alla richiesta di questi soldi, attuata con una presunta modalitĂ estorsiva, suscitando per tutta risposta, la furia dei tre romeni, che entrati con la forza nell’appartamento, hanno iniziato a danneggiare il mobilio a massacrare di botte uno degli occupanti.
Dopo il blitz punitivo, i tre erano riusciti a fuggire prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine, sottraendo dall’appartamento anche la somma di 3mila euro.
Dopo approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, per i presunti autori dei numerosi reati, che vanno dalla violazione di domicilio, alla tentata estorsione, oltrecè tentata rapina, danneggiamento, lesioni aggravate e non ultimo anche il porto abusivo di arma, sono scattate le manette e l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, eseguito dagli uomini della Polizia di Stato.
Alla vittima riempita di botte, refertata in ospedale, è stata data una prognosi di 30 giorni, per le lezioni subite.
Tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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