Roma, venduto per oltre 10 milioni di Euro il “bidet”, l’albergo in disuso di San Paolo

La concomitanza con il Giubileo 2025 ed il fatto che la Capitale concorra per Expo 2030 sono tra i principali fattori che hanno spinto il misterioso acquirente a sborsare la cifra monstre per l'albergo in disuso

Roma: un’asta milionaria ha trovato alla fine il suo danaroso compratore, con l’albergo del quartiere San Paolo, denominato dai residenti di zona “il bidet” per la sua inequivocabile forma tondeggiante, venduto per ben 10,2 milioni di euro. Attualmente non si sa chi sia il “mister x” che sborserà la cifra monstre, ma a quanto filtra, l’hotel, da tempo in disuso, manterrà intatta la sua vocazione ricettiva d’alto bordo, per la quale era stato costruito.

La concomitanza con il Giubileo 2025 ed il fatto che la Capitale concorra per Expo 2030 sono tra i principali fattori che hanno spinto il misterioso acquirente a sborsare la cifra monstre per l’albergo in disuso

Pensato infatti per essere un hotel a 4 stelle con 180 camere, è provvisto della zona ristorante e di una propria area congressi, con ben 22mila metri quadri di parcheggi.

Era stato realizzato all’epoca per essere il simbolo del riassetto del quadrante di Piazza dei Navigatori e sorge su viale Giustiniano Imperatore, in una operazione decisa dal Comune di Roma e dall’immobiliare Acqua Marcia. Tutto fatto, prima di cadere nel degrado più totale.

Per tantissimi anni ci sono state al suo interno solo scritte di pessimo gusto sui muri, porte e vetri rotti e vandalismo imperante, con tanto di occupazioni abusive.

Si tratta di un immobile che doveva essere a disposizione per i mondiali di nuoto 2009 e che ora, si spera, tornerà a nuova (e miglior) vita.

L’advisor dell’asta è stata la Coldwell Banker Commercial, con un iter procedurale avviato a marzo 2021 e che adesso si conclude con l’acquisto da parte del misterioso acquirente, che lo renderà finalmente un albergo simbolo delle strutture ricettive di qualità, almeno nelle intenzioni.

Una acquisizione immobiliare di prestigio dunque, a Roma, città scelta non a caso dai ricchissimi investitori, in quanto sede del Giubileo 2025 e  che sta concorrendo per l’assegnazione di Expo 2030. Fattori che evidentemente hanno spinto il Paperone di turno ad allargare, senza colpo ferire, i cordoni della borsa.

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