E’ stata fissata per il 29 novembre prossimo la seduta per l’esame circa la legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale. Gli ermellini della Corte dovranno stabilire se imporre la vaccinazione viola i diritti fondamentali sanciti dalla Carta e Italexit, in vista di quell’appuntamento, serra le fila dei no-vax.
Stabilita la data d’esame della legittimità costituzionale della vaccinazione obbligatoria contro il covid. Annunciati due eventi nazionali. Accelerazione per la quarta dose
E’ un video dell’avvocato Marco Mori, costituzionalista di Italexit, il movimento politico del deputato e giornalista Gianluigi Paragone, a chiamare alla mobilitazione il popolo dei no-vax. Marco Mori è un avvocato avvicinatosi a Italexit dopo aver guidato il nuovo partito Vox Italia ed essere stato candidato alle elezioni politiche 2018 tra le fila di CasaPound.
Nel lancio del suo video YouTube che rimbalza di schermo in schermo annuncia la notizia che il 29 novembre la Corte Costituzionale si pronuncerà sull’obbligo vaccinale. “E’ un appuntamento fondamentale che dobbiamo raggiungere accendendo i riflettori sull’evento – spiega Mori – Bisogna che ci sia una reale pressione sulla stessa Corte che solo con una sentenza esclusivamente politica potrebbe salvare l’obbligo. Dovremmo organizzare due manifestazioni una a fine estate e l’altra in prossimità dell’udienza con Italexit. Ci daremo da fare per organizzare: serviranno milioni di persone”.
Intanto il monitoraggio settimanale (25/31 maggio) diffuso dalla Fondazione Gimbe segnala che in Italia la campagna vaccinale rimane al palo: quasi 7 milioni di persone, infatti, non sono vaccinate. Di queste 2,87 milioni non immunizzate ma guarite e temporaneamente protette e altre 4,6 milioni sono senza la terza dose. Precipitano le somministrazioni per la quarta dose in immunocompromessi (-19,3%) e altri fragili (-17,5%). Sostanzialmente ferme le percentuali di chi ha ricevuto almeno una dose di vaccino (88,1% della platea) e di chi ha completato il ciclo vaccinale (86,6% della platea).
E, alla luce di queste evidenze statistiche, arriva dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, un invito a vaccinarsi per la terza e quarta dose. “Green pass e vaccini sono stati strumenti importanti nella lotta contro la pandemia di Covid-19” ha detto sai microfoni di Radio Cusano Campus. «Il Green Pass, in una fase nella quale occorreva incentivare la vaccinazione e potenziare il ricorso alla diagnostica, è stato un importante strumento che, basta guardare le statistiche, ci ha consentito di ridurre l’impatto della malattia sul sistema sanitario, sociale ed economico italiano. L’obiettivo – ha rilevato Sileri – ovviamente non era quello di escludere qualcuno, ma di mettere in sicurezza la collettività».
Per il sottosegretario alla Salute «l’alta adesione alla campagna vaccinale dimostra che la strada intrapresa era quella giusta: grazie ai vaccini infatti il passaggio dalla pandemia all’endemia è stato accelerato e soprattutto ha comportato un numero notevolmente inferiore di decessi». Per Sileri «adesso il Green Pass può essere finalmente messo da parte: è probabile infatti che dopo l’estate possa esserci una ripresa della circolazione virale, ma non vivremo più ciò che abbiamo vissuto negli anni passati ed è estremamente difficile che possa essere necessaria l’introduzione di nuove misure restrittive. Il mio appello – ha aggiunto – è di completare la terza dose per chi non l’ha ancora fatta, e la quarta per chi ha una indicazione specifica per età o patologia. Questo virus è destinato ormai ad entrare tra i virus stagionali che combatteremo con i richiami vaccinali annuali, come già facciamo per l’influenza. Andiamo avanti con fiducia».
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