La salma del ragazzo è stata recuperata a cinque miglia da Lavinio: riaffidata ai genitori per i funerali
E’ stata ritrovata la salma del 17enne egiziano disperso in mare a Nettuno da domenica 29 maggio dopo che delle onde lo avevano risucchiato a largo. La disgrazia a metà pomeriggio, il primo bagno della stagione.
La salma è stata ritrovata oggi, 2 giugno, a 5 miglia dalla costa al traverso di Lavinio. L’ha recuperata una motovedetta della Guardia Costiera di Anzio. Una volta riportata a terra, come disposto dall’autorità giudiziaria, è stata riconsegnata ai familiari.
Il magistrato, infatti, non ha disposto l’autopsia, risparmiando altro dolore ai genitori e ai fratelli. Nessun dubbio infatti sulle cause dell’annegamento. Una ondata aveva trascinato via il ragazzo, di corporatura esile, spingendolo a largo. Un bagnino di uno stabilimento nei pressi era riuscito a riportare a riva solo l’amico del diciassettenne.
Il riconoscimento è in corso presso l’obitorio.
Alle ricerche via mare condotte sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Civitavecchia con l’impiego di unità navali e mezzi aerei della Guardia Costiera hanno collaborato per giorni squadre dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato e dell’Aeronautica Militare.
Da domenica era state avviate anche ricerche lungo la costa, via terra, da parte del personale della Guardia Costiera, Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile.
I soccorritori, compatti, giorno e notte, non hanno mai smesso di cercare il giovane, anche quando hanno capito che non c’era più alcuna possibilità di ritrovarlo vivo. Volevano restituire almeno il corpo alla famiglia. Nella tragedia è stato un momento di grande commozione e anche di sollievo così averlo avvistato, così il diciassettenne almeno avrà una tomba lontano dal mare. (leggi qui).
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