Sciopero generale nazionale contro la guerra: ecco chi si ferma il 20 maggio

Sciopero nazionale contro la guerra e l'economia della guerra: garantiti solo i servizi essenziali in diversi settori del pubblico e del privato

sciopero

Roma: venerdì 20 maggio sciopero nazionale e manifestazioni in tutta Italia per dire basta alla guerra e l’economia della guerra. La protesta con la conseguente astensione dal lavoro, è stata convocata dai sindacati di base Cub, Sgb, Usi-Cit, Cobas, SiCobas, Usb, ma anche i Giuristi democratici e associazioni pacifiste come Abbasso la Guerra, l’Assemblea Antimilitarista, Rete PeaceLink.

Sciopero nazionale contro la guerra e l’economia della guerra: garantiti solo i servizi essenziali in diversi settori del pubblico e del privato

Contro la guerra, l’economia di guerra e il governo della guerra, l’invio delle armi in Ucraina e l’aumento delle spese militari; e invece per l’aumento delle spese sociali e dei salari il ripristino della scala mobile, e un reddito di base per tutte e tutti, venerdì 20 maggio è stato indetto dai sindacati di base lo sciopero di 24 ore per tutte le categorie del pubblico e del privato. In tutta Italia previste anche manifestazioni nella Capitale e nelle città di Milano e Palermo, con comizi e presidi già confermati intanto a Torino, Bologna, Firenze, Pisa, Caserta, Cagliari, Reggio Emilia, Trieste.

Da quasi tre mesi l’Ucraina è devastata: centinaia di migliaia di proletari vengono mandati al massacro e a massacrare altri proletari per servire gli interessi di bande di capitalisti – si legge nella nota di SiCobas -. Mentre proseguono i bombardamenti e le distruzioni causate dall’invasione russa, l’occidente spende miliardi di euro per armare il governo di Zelensky in modo da prolungare ad oltranza la carneficina: l’effetto sono decine di migliaia di morti, militari e civili, e oltre 11 milioni di sfollati, che vanno ad aggiungersi alle migliaia di cadaveri che hanno funestato la guerra civile in corso da almeno 8 anni tra i governi filooccidentali e ultranazionalisti di Kiev e i separatisti filorussi del Donbass. Lo sciopero del 20 maggio  – proseguonoparte dalla necessità di far sentire forte e chiara la nostra opposizione radicale, senza se e senza ma, alla guerra come strumento e momento-chiave della ristrutturazione capitalistica“. 

Per questi motivi, SI Cobas insieme agli altri sindacati di base Cub, Sgb, Usi-Cit, Cobas e Usb, hanno indetto 24 ore di sciopero su tutte le categorie del lavoro privato e pubblico nella giornata di venerdì 20, nel corso della quale garantiti i servizi minimi essenziali. E già da qualche giorno diversi settori sono in pre allarme per l’interruzione delle attività, anche solo parziale. Ecco quali sono a rischio nella Capitale.

A rischio il trasporto pubblico

Per l’adesione dei sindacati Cub Trasporti, Cobas e Usb Lavoro Privato allo sciopero generale nazionale di 24 ore dei settori pubblici e privati, venerdì 20 maggio anche il trasporto pubblico sarà a rischio a Roma. L’agitazione interesserà la rete Atac (bus, tram, metropolitana, ferrovie concesse) e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. 

Sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti inoltre, si legge che l’agitazione generale riguarderà tutti i settori, pubblici e privati. il trasporto aereo resterà fermo per 24 ore, mentre le Ferrovie resteranno ferme dalle ore 21 del 19 maggio alla stessa ora del giorno dopo.

Per il trasporto pubblico locale, come già detto lo stop sarà di 24 ore ma non in maniera compatta, risentendo si variabili di adesione locale. Il trasporto marittimo si arresterà per tutta la giornata, con i traghetti che potrebbero fermarsi già da un’ora prima. Quindi dalle ore 23 del giorno 19 maggio 2022.

Probabili adesioni allo sciopero anche dal trasporto privato, e anche degli addetti alle autostrade che incroceranno le braccia per 24 ore consecutive a partire dalle 10 di sera del 19 maggio 2022.

A fermarsi saranno anche i dipendenti iscritti ad Al-Cobas, Cub-PI, Fao, Lmo, Sgc, Slaiprolcobas e Soa.

Possibili disagi presso i servizi e gli uffici amministrativi dei Municipi di Roma Capitale

La comunicazione sulla sciopero indetto venerdì 20 maggio, dalle ore 00.01 alle ore 23.59 dalle organizzazioni sindacali CUB, SGB, USI, SI COBAS e USI CIT, passa anche dalle bacheche online dei Municipi romani, che avvertono dei possibili disagi presso i servizi e gli uffici amministrativi aperti al pubblico, legati alle adesioni dei lavoratori legati alle sigle sindacali.

AMA S.p.A. assicurerà i servizi minimi

Le Organizzazioni Sindacali U.S.I. (Unione Sindacale Italiana) e COBAS (Confederazione dei Comitati di Base) hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata di venerdì 20 maggio, indetto per una serie di motivazioni di carattere generale (contro le guerre, ecc.). Trattandosi di Organizzazioni Sindacali non rappresentative, si prevede un’incidenza limitata sull’erogazione complessiva dei servizi aziendali di igiene urbana nella città di Roma – si legge nella nota di AMA” .

AMA ha quindi attivato per quella data, le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili: Pronto Intervento a ciclo continuo; pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme, ecc.

Interessati dallo sciopero, con le stesse modalità, anche gli operatori del comparto Settore Funerario. Anche in questo caso, sono stati predisposti i servizi minimi essenziali.

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