Soldi trovati nella cuccia del cane del sindaco di Fiumicino: chiesta archiviazione

Esterino Montino e la moglie, la senatrice Pd Monica Cirinnà, possono tirare un sospiro di sollievo per il caso dei soldi ritrovati nella loro residenza toscana

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E’ stata chiesta l’archiviazione per il caso dei soldi trovati nella cuccia del cane del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, e della moglie, la senatrice Monica Cirinnà.

Esterino Montino e la moglie, la senatrice Pd Monica Cirinnà, possono tirare un sospiro di sollievo per il caso dei soldi ritrovati nella loro residenza toscana

I fatti: durante alcuni lavori nella azienda agricola la scorsa estate è stato trovato il denaro in una vecchia cuccia del cane, situata in una zona della proprietà priva di recinzioni e poco lontana dalla strada provinciale.

24mila euro (48 banconote da 500 euro) erano stati trovati nell’agosto del 2021 nella cuccia del cane dell’azienda agricola “Capalbio Fattoria”, la residenza toscana della senatrice Pd Monica Cirinnà e del marito Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, la procura di Grosseto ha chiesto l’archiviazione.

Il fatto era stato segnalato ai carabinieri di Capalbio ed è stata aperta subito un’indagine per stabilire l’origine del denaro.

La notizia ha subito innescato un tourbillon di polemiche che hanno coinvolto la senatrice e il marito.

Monica Cirinnà, nota per le sue battaglie sui diritti civili e per la tutela degli animali, si sente sollevata: “Ho vissuto dei giorni durissimi a causa della fuga di notizie che ha messo in pericolo me e la mia famiglia: qualunque malfattore avrebbe potuto avvicinarci e minacciarci per avere i soldi indietro. Ero sola con la mia famiglia. Quando sono stati ritrovati i soldi abbiamo subito chiamato le forze dell’ordine per denunciare il fatto e chiedere protezione. Ma questo non è avvenuto: a noi non è stato neanche consegnato il verbale della denuncia mentre, nel giro di 48 ore, ce l’avevano tutti i media”.

Proprio a seguito di questi eventi la senatrice è stata oggetto di aspri commenti al limite della diffamazione:Sono una persona che divide, lo so – spiega la Cirinnà – vengo spesso demonizzata o celebrata senza mezze misure. Questo ha polarizzato sulla vicenda i giudizi di tutti: mi domando ancora cosa hanno nella testa coloro che hanno scritto frasi del tipo ‘l’ha fatto di proposito: prima li ha nascosti e poi li ha denunciatì. Quale sarebbe la logica?”.

Il denaro sarà donato a un centro anti violenza sulle donne della provincia di Grosseto.

La senatrice Cirinnà è parte offesa del reato, commesso da soggetti che restano ignoti, e a seguito delle indagini condotte dai carabinieri il pubblico ministero Giampaolo Melchionna ha chiuso il fascicolo inoltrando la richiesta di archiviazione del procedimento al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Grosseto.

All’udienza del prossimo 6 giugno il Giudice per le Indagini Preliminari deciderà sulla richiesta di archiviazione e sulla sorte del denaro: deve infatti essere stabilito se i 24mila euro vadano confiscati, oppure se possano essere consegnati all’azienda, essendo la somma stata rinvenuta nei terreni di proprietà.

Quei soldi  potrebbero essere un aiuto contro la violenza sulle donne perché, nel caso in cui il giudice decidesse di dare la cifra all’azienda, la senatrice ha annunciato già che devolverà tutto al centro contro le discriminazioni e la violenza sulle donne di Grosseto, che ha due sportelli di ascolto anche a Orbetello e Capalbio.

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