Operaio morto alla Farnesina, si sentì gridare “aiuto”: ma Fabio Palotti non venne trovato

L'operaio non venne individuato neanche dai carabinieri nonostante un funzionario avesse sentito gridare "aiuto"

Forse Fabio Palotti, l’operaio di Torre Maura trovato morto nella tromba di un ascensore della Farnesina nella mattinata di giovedì 28 aprile, poteva essere salvato.

L’operaio non venne individuato neanche dai carabinieri nonostante un funzionario avesse sentito gridare “aiuto”

Un funzionario del ministero degli Esteri mercoledì 27 aprile tra le 18.25 e le 19 sentì un uomo gridare “aiuto”.

Vennero allertati i carabinieri del drappello interno al ministero che però non individuarono nessuno anche perché davanti agli ascensori non era stata affisso un cartello della manutenzione in corso. E comunque l’operaio era precipitato sotto la cabina dell’ascensore (leggi qui).

Il dato emerge dalle carte dell’indagine avviata sulla morte di Fabio Palotti, l’operaio di 39 anni rimasto schiacciato da una cabina ascensore interna alla Farnesina e ritrovato, dodici ore dopo l’incidente, solo dopo che un collega ha notato la sua macchina ancora parcheggiata.

Agli atti del procedimento del pm Antonino Di Maio, che procede per omicidio colposo al momento contro ignoti, c’è una nota di servizio in cui viene riportato quanto avvenuto.

Gli uomini dell’Arma cercarono di risalire all’autore delle grida effettuando un sopralluogo ma senza successo. In quegli stessi minuti gli inquirenti hanno registrato l’ultimo segnale del cellulare dell’operaio, ancora non trovato, che aveva scambiato alcuni messi con amici e colleghi.

Sull’orario esatto del decesso risposte arriveranno dall’autopsia che sarà effettuata oggi presso l’istituto di medicina legale del Gemelli dal medico legale Antonio Oliva. Anche se, già, secondo i primi accertamenti, pare che l’operaio fosse morto da ore. 

Gli inquirenti hanno accertato, inoltre, che l’operaio stava lavorando da solo così come prevede il protocollo per gli interventi di ordinaria amministrazione. Resta da chiarire perché non abbia funzionato il blocco dell’ascensore che viene attivato tutte le volte che un tecnico deve effettuare verifiche o riparazioni.

Conferme sono arrivate in tal senso anche dai colleghi e dal titolare della ditta per la quale l’operaio lavorava come ascensorista.

Per accertare la dinamica di quanto avvenuto il pm ha disposto una consulenza sulla cabina-ascensore. 

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