Ora si indaga per omicidio volontario per la morte di Federico Tedeschi: la Mobile, sezione omicidio, delegata a effettuare nuovi accertamenti
La delega è stata assegnata alla Squadra Mobile e il caso formalmente aperto per omicidio volontario. Ci sono ferite e sms sospetti da sottoporre ad approfondimenti investigativi. A cinque anni dalla morte svolta sul caso di Federico Tedeschi, il 19enne trovato morto nella sua villa all’Infernetto dalla mamma e dalla sorellina che si erano assentate giusto il tempo per andare a messa. Era il 26 novembre del 2017.
La madre vedendo una grata non chiusa bene aveva pensato che Federico fosse già uscito per andare a mangiare l’amatriciana dalla nonna e l’avesse lasciata così per distrazione; invece Federico era morto in casa, sul pavimento, col viso tumefatte e un dente saltato.
Un caso subito archiviato come frutto di un malore improvviso, di una terribile morte naturale, per una necrosi cardiaca su base ischemica.
Ma la madre di Federico, Emanuela Novelli, professione avvocatessa, (leggi qui) non si era mai piegata a quella verità. Così dal giorno terribile della morte del figlio tiene congelata la scena di quello che lei considera un delitto, isolando la cameretta del figlio, e altri spazi della casa, nella speranza che gli investigatori col tempo decidessero di fare gli opportuni approfondimenti. Quel momento per lei tanto atteso, ora è arrivato.
La strada del cambio di rotta era stato tracciato nel luglio dell’anno scorso quando la mamma di Federico era stata ricevuta dall’allora procuratore capo Michele Prestipino. Un incontro che le aveva spalancato la speranza.
Le indagini ora sono state affidate alla Squadra Mobile, sezione Omicidi. Il cambio di rotta è segnato. Ora le chat di Federico, studente universitario, ma anche le tracce di sangue nella casa, saranno al centro delle indagini.
“Vivo con le prove dell’omicidio di mio figlio in casa”, aveva scritto la madre di Federico a Prestipino. Ventiquattro ore dopo la convocazione in procura: il fascicolo è stato assegnato al pm Roberto Felici, lo stesso della prima fase investigativa.
Ora si scopre chi indaga e con quale titolo: la sezione della Mobile, Squadra Omicidi, su indicazione della procura che ora non esclude l’omicidio.
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