Roma, tentato omicidio a San Basilio: arrestato uomo rifugiato in Spagna

Tentato omicidio a San Basilio la sera del 5 agosto 2020. I carabinieri hanno arrestato un uomo gravemente indiziato di esserne l’autore.

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Foto di repertorio

Tentato omicidio a San Basilio la sera del 5 agosto 2020. I carabinieri hanno arrestato un uomo gravemente indiziato di esserne l’autore. Si era rifugiato in Spagna.

I Carabinieri di Roma Montesacro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Roma ed emesso dal Gip presso il Tribunale, a carico di un uomo italiano di 39 anni, domiciliato in Spagna, gravemente indiziato di essere l’autore del tentato omicidio di un cittadino macedone, avvenuto la sera del 5 agosto 2020 a Roma, nel quartiere di San Basilio.

Le indagini durate ben 16 mesi. coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, dall’agosto 2020 al dicembre 2021, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali.

Roma, tentato omicidio a San Basilio: i fatti

Quella sera i due imprenditori nel settore della ristorazione si erano dati appuntamento in via Muccia per dirimere una controversia legata ad un credito rivendicato dal cittadino macedone. L’indagato è accusato di avere esploso almeno due colpi di pistola all’indirizzo del cittadino macedone, attingendolo all’addome ed alla testa.

In seguito alle gravi ferite, la vittima è stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici e ad un lungo periodo di degenza presso una clinica riabilitativa, riportando un grave indebolimento psichico e la perdita della capacità di deambulazione.

Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di ipotizzare per il destinatario della misura cautelare anche l’aggravante della premeditazione, in quanto già il giorno precedente si era recato a Salerno, città di origine della famiglia, per procurarsi l’arma e cercare complici per tendere l’agguato mortale.

Nel corso delle indagini, inoltre, i Carabinieri hanno documentato come vi fosse la volontà di uccidere da parte dell’indagato, non riuscendoci solamente perché l’arma si era inceppata e come lo stesso abbia tentato di intimidire un testimone oculare.

Fondamentale per la ricostruzione di quanto accaduto è stato il rapido intervento dei Carabinieri che sono riusciti ad intercettare un’auto in via del Casale di San Basilio condotta da un commerciante che aveva soccorso la vittima, a bordo, subito dopo il ferimento, avvenuto in via Montegiorgio, all’altezza della fermata ATAC, luogo in cui militari repertarono il bossolo esploso di una pistola calibro 7,65.

L’indagato dopo l’episodio aveva cercato di sottrarsi alle investigazioni e di far perdere le proprie tracce trasferendosi in Spagna ma i Carabinieri, approfittando di un suo momentaneo rientro a Roma, lo hanno arrestato e accompagnato presso il carcere di Lanciano. 

Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato quindi deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva.

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