Due pusher in manette e 7 ai domiciliari: spacciavano tutti crack e cocaina. E’ stata battezzata “Tabla Rasa” l’ultima indagine messa a segno dalla Polizia a Roma; una indagine particolarmente delicata avviata dopo la morte violenta di un 35enne precipitato in circostanze misteriose mentre tentava di sfuggire alla polizia da un balcone nella zona dei Due Ponti, al Flaminio.
Per ricostruire le attività dei venditori di crack gli investigatori hanno dovuto piazzare telecamere a distanza puntate su via Due Ponti
Si è saputo poi che l’uomo era andato a rifornirsi di droga. Ed è proprio in quella piazza dello spaccio che gli agenti del commissariato Flaminio hanno smantellato una organizzazione dedita allo spaccio di crack e cocaina, gestita da un gruppo multi etnico che faceva capo a due sudamericani
Fra le persone finite in manette, nell’ambito di “Tabla rasa”, anche un sudamericano noto come Kike, ovvero il pusher dal quale il 35enne morto nella caduta si riforniva abitualmente di crack.
Incastrati dalle telecamere a distanza
Le indagini degli agenti del commissariato Flaminio hanno consentito di ricostruire anche il modo di agire dei pusher che approfittavano della particolare conformazione dei residence della zona per cercare di sfuggire ai controlli della polizia.
Così nel corso dell’ultimo anno gli investigatori hanno piazzato telecamere a distanza per poter cogliere i pusher mentre consegnavano la droga, anche perché a proteggerli c’erano delle vedette pagate proprio per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine.
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