Dopo gli ordini di allontanamento gli stalker dell'avvocato anti-degrado erano tornati sotto lo studio a minacciarlo: ecco i motivi degli arresti anticipati da canaledieci
“Non passare qua ti brucio anche la casa, ti ammazzo pure tuo figlio”. Dopo i tre ordini di espulsione i maggiori molestatori dell’avvocato anti degrado del Pigneto non si erano allontanati da Roma come disposto da piazzale Clodio ma erano tornati a bivaccare sotto lo studio legale di Giovanni Ferrari spaccandogli per la seconda volta la targa e rivolgendogli gravi minacce di morte.
Uno degli indagati pronuncia anche gravi minacce: “Non passare qua ti brucio anche la casa, ti ammazzo pure tuo figlio”. E’ uno dei motivi che hanno spinto l’autorità giudiziaria a disporre l’arresto dei tre stalker dell’avvocato anti degrado, come anticipato ieri da canaledieci.it (leggi qui)
Dopo le nuove minacce, riguardanti persino il figlio minorenne, e i nuovi danneggiamenti sotto lo studio di via Ascoli Piceno l’avvocato Giovanni Ferrari è stato costretto a presentare un’altra denuncia, che ha portato all’aggravamento della misura dei tre principali indagati, tre cittadini africani. Le indagini del Commissariato Porta Maggiore però sono ancora in corso.
In base alle prime contestazioni, del gip del tribunale di Roma Nicolò Marino, i tre in concorso tra di loro avevano minacciato e molestato l’avvocato Ferrari “ con condotte reiterate” sotto al suo studio nella zona Pigneto.
“Il Pigneto, area nota”, specifica il giudice, “per lo spaccio e il consumo all’aperto di sostanza e dove gli stessi indagati in gruppo con altri soggetti identificati non compiutamente bivaccavano e consumavano droghe. In particolare tra i tanti a partire dalla fine del 2021 si rivolgevano con fare aggressivo nei confronti dell’avvocato che li invitava a lasciare pulito lo studio rispondevano con offese e minacce sostenendo che erano loro “i padroni della zona”.
L’avvocato Ferrari nelle scorse settimane era stato persino aggredito solo per aver invitato i molestatori ad allontanarsi. “Sono stato aggredito più volte, minacciato a colpi di macete e qualche giorno fa mi hanno anche spaccato la targa dello studio”, aveva detto a Canaledieci.it
La targa quindi era stata riacquistata e poi spaccata di nuovo, come conferma il video.
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