Roma, assalto alla sede CGIL: salgono a 30 le persone indagate per gravi violenze

Roma, altre cinque misure cautelari per le violenze a danno della sede capitolina della CGIL: tra i reati istigazione a disobbedire alle leggi

Agenti della Digos

Roma: per l’assalto alla Cgil avvenuto il 9 ottobre scorso cinque nuove misure cautelari personali sono state eseguite oggi dalla Polizia di Stato. I soggetti gravemente indiziati di aver preso parte a vario titolo alle violenze, si aggiungono ai 25 già indagati per gli stessi reati. I dettagli.

Roma, altre cinque misure cautelari per le violenze a danno della sede capitolina della CGIL: tra i reati istigazione a disobbedire alle leggi

In corso dalle prime ore di oggi dal personale della DIGOS della Questura di Roma, l’esecuzione delle misure cautelari personali nei confronti di cinque soggetti, gravemente indiziati di aver preso parte, a vario titolo, alle violenze perpetrate ai danni della sede capitolina della CGIL, a margine della manifestazione svolta a Piazza del Popolo il 9 ottobre dello scorso anno.

Tali misure, disposte a seguito all’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, e su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono state eseguite in particolare nei confronti di F. N., noto per l’appartenenza a movimenti orbitanti nella galassia dei NO VAX e nell’area dell’estrema destra, sottoposto alla custodia cautelare in carcere; P. M., sottoposto all’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle ore 17,00 alle ore 22,00; per E. E. è stato destinatario dell’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle ore 17,00 alle ore 22,00; nei confronti di T. C., vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova e appartenente al gruppo ultras juventino “ANTICHI VALORI”, che è stato sottoposto all’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle ore 17.00 alle ore 22.00 e all’obbligo di presentazione alla P.G. dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle ore 17.00; e per B. A., militante di Forza Nuova, è stato sottoposto all’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione dalle ore 17,00 alle ore 22,00 e all’obbligo di presentazione alla P.G. dal lunedì al sabato dalle ore 16,00 alle ore 17,00.

Per l’individuazione degli indagati fondamentale è stata la visione dei filmati raccolti in diversi ambiti, che hanno messo in evidenza inconfutabili indizi di colpevolezza per i reati di devastazione e saccheggio aggravato; ma anche violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata.

Per gli stessi reati già il 30 ottobre era stato disposto l’arresto di tre militanti di Forza Nuova e obbligo di dimora per altri tre NO VAX aderenti al gruppo di estrema destra, e tra questi anche il leader veronese di Forza Nuova nonché esponente di spicco della componente ultras scaligera (leggi qui). A queste misure si aggiunsero quelle nei confronti di altri cinque indagati a gennaio 2022 (leggi qui).

Sei inoltre le condanne, con pene comprese tra gli 8 anni e 6 anni e mezzo di reclusione, che sono state sollecitate dalla Procura di Roma nei confronti degli indagati coinvolti nell’assalto alla sede della Cgil che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Tra questi anche Fabio Corradetti figlio della compagna del leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, a cui la PM Gianfederica Dito, ha contestato i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale aggravata (leggi qui).

In particolare F.N., destinatario della misura cautelare in carcere, sarebbe anche indagato per istigazione a disobbedire alle leggi e violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Roma.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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