Riapre il roseto comunale, spettacolo di colori e profumi ai piedi dell'Aventino: dal 21 aprile al 12 giugno visitabile da mattina a sera e a ingresso gratuito
Col Natale di Roma – 2775 anni festeggiati il 21 aprile – si sono riaperti i cancelli di uno dei giardini più romantici della capitale: il roseto comunale. Un tappeto di rose, più di mille varietà, da godere in una passeggiata lenta che allunga lo sguardo sul Circo Massimo e sul Palatino. E’ il momento della massima fioritura, in un trionfo di colori e profumi, l’apertura sarà garantita fino al 12 giugno e con ingresso gratuito.
ll Roseto rimarrà aperto al pubblico tutti i giorni fino al 12 giugno, dalle ore 8.30 alle 19.30, l’ingresso è libero e gratuito (via di Valle Murcia, 6).
Un roseto unico quello di Roma, con rose da tutto il mondo (leggi qui).
Un’area verde divisa in due settori, quello più grande dedicato alla collezione che comprende rose botaniche, antiche e moderne e ripercorre la storia e l’evoluzione della rosa dall’antichità ai nostri giorni, l’altro che ospita le rose partecipanti al Concorso “Premio Roma per le Nuove Varietà”, istituito nel 1933, che si svolge ogni anno a maggio, alla presenza di una giuria internazionale.
“Con le sue 1.200 varietà il Roseto, grazie alle cure del nostro Servizio Giardini, è un tesoro di bellezza, di colori e profumi per la città e la sua riapertura è un appuntamento davvero atteso” dichiara Sabrina Alfonsi, assessora all’ambiente di Roma Capitale, “Un luogo che aggiungerà altra meraviglia in occasione della 80esima edizione del Concorso internazionale per Nuove Varietà di rose Premio Roma che si terrà il 21 maggio” .
La storia del Roseto Comunale, è affascinante come questo luogo, unico al mondo, che fin dal III sec. a.c. era dedicato ai fiori. Tacito, negli Annales, parla di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti, “floralia”, si svolgevano in primavera nel Circo Massimo.
Adagiato sulle pendici dell’Aventino, di fronte ai resti del Palatino, appena sopra il Circo Massimo, questo particolarissimo giardino, dalla dimensioni contenute, offre una magnifica vista che spazia dal colle Palatino, al campanile di Santa Maria in Cosmedin, alla cupola della Sinagoga, al Vittoriano, fino ad arrivare all’osservatorio di Monte Mario.
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