Materiale edile di dubbia provenienza nel giardino di casa: tre indagati per ricettazione a Guidonia

Sequestrati oltre 10mila euro di ponteggi e strumenti di misurazione stradale: gli indagati tenevano il materiale edile in bella vista davanti casa

Roma: tenevano in casa e nello spazio antistante le loro abitazioni una grande quantità di materiale edile del valore di migliaia di euro, del quale non hanno saputo spiegare la provenienza. In tre tra i 20 e i 24 anni sono stati per questo denunciati a piede libero per ricettazione dai Carabinieri di Tivoli.

Sequestrati oltre 10mila euro di ponteggi e strumenti di misurazione stradale: gli indagati tenevano il materiale edile in bella vista davanti casa

Erano in possesso di materiale edile per un valore di circa 10.000 euro che tenevano con disinvoltura nelle abitazioni e nel piazzale di fronte casa, forse convinti che nessuno gli avrebbe chiesto spiegazioni sulla provenienza.

A notarlo invece sono stati i Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, che si sono recati presso il domicilio dei tre giovani di etnia rom, un 20enne e due 24enni domiciliati a Guidonia Montecelio e già noti alle forze dell’ordine.

I tre uomini trovati presso le loro abitazioni, sono stati così invitati a rispondere sull’esatta provenienza delle attrezzature trovate ed in particolare dei ponteggi in ferro, del peso complessivo di circa 3,5 tonnellate, uno strumento specifico per la misurazione stradale con relativi basi, una valigetta con misuratore di portata/pressione professionale, un generatore/invertitore di corrente, posizionato in parte all’interno delle abitazioni e in parte nel piazzale antistante e di pertinenza.

Materiale edile di dubbia provenienza nel giardino di casa: tre indagati per ricettazione a Guidonia 1
Nella foto un particolare dei ponteggi rinvenuti e sequestrati

Alle domande dei militari i tre giovani rom non hanno saputo rispondere, per questo gli uomini sono stati denunciati a piede libero e indagati per ricettazione. Intanto da parte degli stessi Carabinieri della stazione di Tivoli sono in corso gli accertamenti per risalire ai legittimi proprietari.

Nell’attuale fase delle indagini i soggetti in questione devono considerarsi non colpevoli sino ad una condanna di colpevolezza definitiva.

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