Cosa cambierà con la fine dell’emergenza Covid: il calendario fino a gennaio 2023

Dalle zone colorate al green pass all' eliminazione delle quarantene: tutto quello che succederà nei prossimi mesi dalla fine dell'emergenza

Con il Decreto Legge del 24 marzo 2022, n.24 ci si avvia al superamento della fase emergenziale che scatterà di fatto al 1 del mese di aprile, con la cessazione del sistema delle zone colorate, del Green pass in maniera graduale, e con l’eliminazione delle quarantene precauzionali. Fino al 1 gennaio del 2023, ecco cosa cambierà nel dettaglio.

Dalle zone colorate al green pass all’eliminazione delle quarantene: tutto quello che succederà nei prossimi mesi dalla fine dell’emergenza

La data del 1° aprile, sarà ricordata in Italia come il giorno in cui è iniziata di fatto la  liberazione seppur graduale di alcuni obblighi legati alla pandemia da Covid-19, senza poter dire lo stesso purtroppo del virus, principale responsabile di oltre due anni di vittime e stravolgimenti a livello mondiale.

Una liberazione parziale quindi ma pur sempre un passo verso la normalità, che ci consentirà intanto come prima cosa, di eliminare l’obbligo di green pass in tutti i luoghi all’aperto, eccetto per i casi di potenziale assembramento (stadi e concerti), e nei  negozi, uffici pubblici e privati, banche e poste.

Via nella stessa data, anche al sistema di classificazione delle Regioni basato sulle zone-colore, e a decadere, sarà anche la struttura commissariale e il Comitato Tecnico Scientifico, con la cessazione dei poteri emergenziali al capo della protezione civile.

Alla cessazione delle funzioni del Commissario straordinario, verrà istituita un’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che opererà fino al 31 dicembre 2022, con definitiva soppressione a gennaio 2023, e il subentro nelle funzioni del Ministero della salute. Fino a quella data potranno essere adottati eventuali protocolli e linee guida con ordinanza del Ministro della salute.

Accesso con Green Pass base: ecco dove dal 1 aprile

Dal 1° aprile al 30 aprile (dal 1 maggio il green pass non sarà più necessario), sarà consentito l’accesso con green pass base nei ristoranti e bar al chiuso (e anche al banco); ma anche nelle mense; ai concorsi pubblici e ai corsi di formazione pubblici e privati. Sarà inoltre possibile partecipare a spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive che si svolgono all’aperto. Con il ritorno alla capienza del 100% per i posti a sedere nelle attività di ristorazione, e il solo obbligo di Green Pass semplice, ossia anche da tampone, nel caso di assembramenti nei grandi eventi sportivi e musicali.

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Nello stesso periodo, e fino al 1 maggio (data libera tutto), sarà consentito anche l’accesso e l’utilizzo dei mezzi pubblici, e cioè aerei; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni a lunga percorrenza (Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità); autobus interregionali e autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, senza più la necessità di esibire la certificazione verde

Fino al 31 aprile, sarà invece possibile utilizzare piscine, centri natatori e palestre, e praticare sport di squadra e di contatto, solo con green pass rafforzato. Lo stesso vale per frequentare centri benessere, convegni e congressi; ma anche centri culturali, centri sociali e ricreativi; e si potrà prendere parte a feste di laurea e ricevimenti nuziali, o comunque a feste legate più in generale ad eventi cvili e religiosi.

Possibile anche l’attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, e attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati; partecipazione del pubblico agli spettacoli aperti al pubblico, eventi e alle competizioni sportivi, che si svolgono al chiuso. Negli ambienti al chiuso poi, resta obbligatorio fino alla data del 30 aprile, l’uso della mascherina FFP2.

Scuola e quarantene: dalla DAD alla DID

Sul fronte scuola, il decreto prevede nuove misure in merito alla gestione dei casi di positività. Ecco come ci si dovrà comportare nelle classi in cui vengono accertati alunni positivi:

Nella Scuole dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia: con almeno 4 casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, continueranno comunque le attività in presenza, e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo.

In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all’ultimo contatto, andrà effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico fatto in casa con apposito kit. In quest’ultimo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.

Gli alunni in isolamento potranno seguire l’attività scolastica in Did (didattica integrata digitale) e la riammissione in classe è subordinata alla dimostrazione di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Obbligo vaccinale e Smart working

L’obbligo vaccinale rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022 per gli operatori di interesse sanitario e per il personale della scuola e università. Dal 1° aprile al 30 aprile richiesto green pass base per accedere al lavoro per tutte le altre categorie.

Fino al 15 giugno rimane l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 e rimane la multa una tantum di 100 euro erogata dall’Agenzia delle entrate, a chi, pur avendo più di 50 anni, ancora non si è immunizzato. Dal 1° aprile non verranno più previste quarantene da contatto, senza distinzioni tra vaccinati e non vaccinati, per ricorrere allo Smart working semplificato servirà l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente, prorogato al 30 giugno 2022.

In caso di contagio da Covid-19, chi ha contratto il virus dovrà rimanere in casa isolato, mentre chi ha avuto un contatto con un caso positivo dovrà applicare il regime dell’auto-sorveglianza per 10 giorni con mascherina FFP2 e tampone (necessario solo in caso di sintomi). La quarantena verrà applicata per tutti nello stesso modo, senza  distinzione tra chi è vaccinato e chi no.

Il calendario del Covid 19 fino a gennaio 2023: tutte le scadenze

  • 31 marzo termina lo stato di emergenza Covid;
  • obbligo di mascherine FFP2 fino al 30 aprile su mezzi di trasporto, spettacoli pubblici;
  • mascherine chirurgiche negli ambienti di lavoro;
  • dal 1° aprile impianti sportivi al 100% della capienza;
  • a partire dal 31 marzo cessazione del sistema a zone colorate;
  • a partire dal 31 marzo superamento del sistema green pass;
  • a partire dal 31 marzo eliminazione delle quarantene precauzionali;
  • dal 1° aprile accesso luoghi di lavoro con green pass base;
  • dal 1° maggio accesso luoghi di lavoro senza obblighi;
  • fino al 31 dicembre 2022 obbligo vaccino per sanitari e Rsa;
  • fino al 31 dicembre 2022 green pass accesso visite Rsa, hospice e degenza ospedali;
  • casi a scuola: attività in classe nell’infanzia fino a quattro casi, poi FFP2 docenti e bambini da sei anni per dieci giorni, tamponi ai sintomi e al quinto giorno; per ogni altro ordine grado e formazione professionale attività in classe nell’infanzia fino a quattro casi, FFP2 docenti bambini e ragazzi per dieci giorni, tamponi ai sintomi e al quinto giorno, didattica digitale integrata in caso di positiva dell’alunno e rientro con tampone negativo;
  • proroga personale di emergenza fino al 15 giugno 2022;
  • fine poteri emergenziali del Capo della Protezione civile;
  • istituzione della nuova Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, che si coordinerà con il ministero della Salute. Dal 1° gennaio 2023 il ministero della Salute subentra nelle funzioni.

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