Sangue ad alta quota questa domenica pomeriggio, 27 marzo, intorno alle ore 14 sul monte Terminillo a circa 30 chilometri da Rieti. Qui Antonio Muredda, un osteopata di Roma è morto a 42 anni durante un’escursione in montagna, sbattendo la testa sulle rocce, nei pressi del massiccio di Monte Elefante.
I soccorsi sono stati allertati da un amico che stava passeggiando con lui sul massiccio montuoso nel reatino
In base alle prime risultanze Antonio Muredda, professionista quarantenne residente nella Capitale, sarebbe scivolato accidentalmente sull’erba, con la neve totalmente assente, mentre stava percorrendo un pendio e avrebbe più volte sbattuto contro le rocce in un volo fatale durato centinaia e centinaia di metri.
Per lui si è capito subito che non c’era nulla da fare data la violenza e l’intensità dell’impatto sulla dura roccia nuda.
Il tutto nonostante la grande prontezza di un suo amico che si trovava in quel momento in escursione con Muredda, nell’allertare subito i soccorsi.
Il recupero della salma dell’uomo è stato assai difficoltoso ed è durato svariate ore, richiedendo l’intervento congiunto della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e del Soccorso alpino.
Ben due gli elisoccorsi intervenuti sul posto, sia l’eliambulanza che quello dei vigili del fuoco.
Adesso il corpo sarà messo a disposizione delle autorità per le indagini autoptiche e per appurare l’esatta origine di questa caduta drammatica.
In particolare si cercherà di capire se i due appassionati di trekking avessero o meno un equipaggiamento adatto ad una scalata tanto ripida e pericolosa.
Altro intervento a Licenza per soccorrere una infortunata
Un altro intervento, sempre nella giornata di domenica 27 marzo è stato operato a Licenza, in provincia di Roma, alla volta del Monte Guardia la cui vetta si trova nel territorio della provincia di Latina.
All’inizio della discesa una delle componenti del gruppo – di 47 anni e residente a Roma – per cause accidentali è caduta procurandosi una frattura alla caviglia.
Viene per questo motivo preallertata l’eliambulanza della Regione Lazio e contemporaneamente inviata una squadra di terra del Soccorso Alpino.
L’infortunata è stata dunque prelevata dall’eliambulanza con il supporto del tecnico di elisoccorso, mentre la squadra di terra ha raggiunto il resto del gruppo di escursionisti per condurlo al rientro indicandogli un percorso più breve.
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