Ostia, Laura Massaro vince in Cassazione: fermato il prelevamento del figlio

Laura Massaro vince in Cassazione, i legali: “La Corte bandisce l’alienazione parentale”

Laura Massaro ha vinto. La mamma di Ostia, che era finita accusata di alienazione parentale, ha presentato ricorso in Cassazione per bloccare il prelevamento del figlio ed ha ottenuto ragione. Il bambino resterà con lei. Ora per il precedente giudiziario creato l’esulto sui social; Laura Massaro è diventata un personaggio popolare.

Laura Massaro vince in Cassazione, i legali: “La Corte bandisce l’alienazione parentale”

La Corte di Cassazione, infatti, con ordinanza n. 9691/2022 depositata ieri ha annullato la decisione di decadenza dalla responsabilità genitoriale sul figlio minore e di trasferimento del bambino in casa-famiglia, ritenendo l’uso della forza in fase di esecuzione fuori dallo Stato di diritto. Il numero 9691 è così cominciato a rimbalzare su facebook.

La vittoria di fronte alla massima Corte è stata comunicata in una nota dall’associazione Differenza Donna. “Oggi è un giorno in cui facciamo la storia in materia di liberazione di donne e bambine/i in uscita dalla violenza”, ha dichiarato la presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, “Così come è stato per il no di Franca Viola sul matrimonio riparatore, oggi Laura rappresenta tutte le donne per un NO definitivo a violenza istituzionale agita contro donne bambine e bambini in materia Pas, prelievi forzati e altre forme di violazione dei diritti umani. Quando la storia è segnata da progressi come oggi vince una, vinciamo tutte noi”.

La Cassazione ha ribadito che l’ascolto del minore costituisce adempimento a pena di nullità che garantisce al minore stesso, definito parte sostanziale dei giudizi che lo riguardano, il diritto al contraddittorio e all’equo processo“, ha commentato l’avvocato Teresa Manente, una delle legali di Differenza Donna che si sta occupando del caso di Laura Massaro

La Suprema Corte“, ha continuato la Manente, “ha ribadito che la adesione da parte dei giudici alle valutazioni di consulenti tecnici che utilizzano la teoria della sindrome di alienazione parentale é illegittimo in quanto è in costrutto privo di fondamento scientifico .
Infine, mette un punto alle prassi che rasentano il trattamento inumano e degradante diffuse sul territorio nazionale di esecuzione dei provvedimenti di allontanamento dalle madri con la forza pubblica nei confronti dei bambini e delle bambine, dichiarando che ogni forma di coercizione sui minori è fuori dallo Stato di diritto”.

Tanti anche i commenti politici. Come quello di Marta Bonafoni, consigliera regionale. “A un certo punto ieri questo numero ha iniziato a rimbalzare da una chat all’altra come una festa: 9691”, ha scritto Bonafoni, “È il numero dell’ordinanza con cui la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine sul martirio in vita di Laura Massaro”.
“La Corte”, ha aggiunto la consigliera, “con una sentenza che è già storia in un colpo solo ha stabilito una volta per tutte: che la cosiddetta alienazione parentale è un costrutto ascientifico, usato contro la donna per sottrarle il figlio. Che la cosiddetta “bigenitorialità” non può vivere in astratto e a prescindere dal contesto e dalla volontà del minore. Che i figli e le figlie vanno sempre ascoltati, perché la loro voce conta. Che sottrarli con la forza pubblica alla madre per portarli in una casa-famiglia è “fuori dallo Stato di Diritto“.

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