In un clima di preoccupazione per la disponibilità di risorse energetiche, il sindaco Esterino Montino difende la scelta di accogliere un biodigestore in zona
Se arriveranno i fondi del Pnrr, Fiumicino avrà un biodigestore per la produzione di biogas. In compenso verrà rimosso l’impianto di compostaggio dei prodotti mercatali di Maccarese. In un periodo di grave crisi di risorse energetiche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, difende la scelta di produrre biogas dai rifiuti.
E’ ufficiale l’annuncio che tra i progetti proposti per il finanziamento con i fondi Pnrr, Fiumicino ha inserito anche un biodigestore per la produzione di biogas dai rifiuti. Il sindaco, Esterino Montino, ha presentato, e difeso, ufficialmente la realizzazione futura del biodigestore sul territorio a ridosso dell’aeroporto. La presa di posizione è arrivata nel corso dell’evento «Da rifiuti a risorse – Fiumicino chiude il ciclo», tenutosi ieri nel comune aeroportuale, dove sono stati illustrati le realizzazioni proposte nell’ambito delle misure per l’ambiente incluse nel Pnrr.
Il comune di Fiumicino ha candidato tre realizzazioni ad ottenere i fondi, partecipando al bando del Ministro della Transizione Ecologica. Il biodigestore è previsto su via di Lingua d’Oca, tra Maccarese e l’area de Le Vignole. Si tratta di un impianto semi dry per il trattamento di 60.000 tonnellate anno di rifiuti organici. In compenso, ha segnalato Montino, l’attuale impianto di compostaggio Ama a Maccarese «è superato e va chiuso in quanto vecchio e perché emana cattivi odori, oltre ad avere un grande impatto, con 300 mila tonnellate l’anno, per via della trasferenza». Un impianto che, rivela Montino, Ama «avrebbe voluto raddoppiare mantenendone invariata la natura». Da lì la scelta di un biodigestore fuori dall’area di Riserva del litorale.
Acceso il dibattito anche su una delle due isole ecologiche, quella prevista in via Monte Solarolo, ad Isola Sacra, contro cui molti cittadini sono anche già scesi in piazza. Montino ha sottolineato che «le isole ecologiche, al chiuso, sorvegliate H24, raccoglieranno solo rifiuti ingombranti, che oggi spesso sono abbandonati e deturpano il territorio, e potature, previste per circa 33 mila tonnellate: non è nulla di più e la garanzia della sicurezza ed affidabilità dell’impianto sta proprio nella gestione comunale».
Il Comitato Spontaneo Isola Sacra ha mantenuto ferma la sua contrarietà (leggi qui). ”Come più volte sottolineato, ritieniamo utile e funzionale alla cittadinanza la realizzazione di un Centro Raccolta Rifiuti e non capiamo la presenza di Legambiente all’evento. Quella che viene fortemente contestata è la scelta del sito indicato. L’area identificata è a ridosso delle abitazioni, 5 metri, in un quadrante densamente popolato e a vocazione residenziale. Il tipo di impianto, rappresentato dal Centro di Raccolta Rifiuti, crea numerosi impatti ed inconvenienti (rumore, odori, smog, traffico di auto e camion, abbandono rifiuti nelle vicinanze) e riteniamo, pertanto, totalmente superficiale, azzardata e incomprensibile la scelta dell’Amministrazione, per un suo posizionamento a ridosso delle case”.
Giovedì 24 marzo, nel corso della trasmissione di Canale 10 “Dillo a Montino“, il sindaco di Fiumicino a proposito dell’isola ecologica prevista in via Monte Solarolo, ha comunicato di essere disponibile a rivedere il posizionamento della struttura. Già lunedì 28 marzo incontrerà una delegazione dei cittadini che protestano.
Interviste video di Gloria Piccioli.
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