Roma, condannato giudice dei minori: chat erotiche per agganciare ragazzine

Il giudice onorario è stato condannato per il reato di adescamento di minori a fini sessuali

condannato autista di uno scuolabus per violenza sessuale su minori
L'autista dello scuolabus avrebbe riservato alla ragazzina carezze inopportune

Condannato a dieci mesi di carcere, col rito abbreviato, a piazzale Clodio un giudice onorario del tribunale dei minori di Napoli: con un account falso adescava bambine su messanger. Il magistrato onorario è stato giudicato a Roma per la sua funzione.

Il giudice onorario è stato condannato per il reato di adescamento di minori a fini sessuali

Con un nike name fasullo, fingendosi un ventenne, secondo la documentazione finita a processo, avrebbe inviato oltre ventimila messaggi a sfondo sessuale a ragazzine di tutt’Italia. Due le vittime identificate, al momento  dei fatti – tra il 2016 e il 2017 – quindicenni.
Per il magistrato onorario (iscritto nell’albo degli psicologi e nominato nel tribunale dei minori proprio per la sua specializzazione) è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici riguardanti i minori. Il reato contestato l’adescamento di minori a fini sessuali. A far scattare la denuncia un familiare dell’imputato.

Tra i messaggi inviati alle minorenni l’elogio dei suoi organi genitali con la proposta anche di mostrarli o di avere contatti. Tra le persone offese non identificate anche destinatarie di messaggi che dichiaravano di avere 12 anni.

Nel procedimento si è costituita parte civile l’associazione Caramella Buona, che si occupa degli abusi sui minori, rappresentata dall’avvocato Monica Nassisi. Il presidente della Onlus Roberto Mirabile al riguardo ha dichiarato: “Quando siamo venuti a conoscenza dei fatti, abbiamo valutato il materiale in nostro possesso e abbiamo deciso di costituirci parte civile al processo perché combattiamo la pedofilia da 25 anni e lo facciamo con ancora più forza quando a macchiarsi di questo reato sia un soggetto che dovrebbe proteggere i bambini e non importunarli”.

Grazie al lavoro dell’avvocato Nassisi”, ha aggiunto Mirabile “siamo riusciti a confermare con forza il quadro accusatorio e il giudice ha condannato l’imputato nonostante il Pubblico ministero ne avesse richiesto l’assoluzione”.

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