Omicron 2, il covid riprende a correre ovunque: pesanti lockdown in Cina

La sottovariante Omicron 2 è più contagiosa ma al momento meno letale. I casi di positività riprendono a salire. Esperti divisi sull’eliminazione del green pass

bollettino covid

Il virus SarsCoV2 ha ricominciato a correre e conferma una circolazione elevata nel nostro come in altri Paesi europei. Colpa della variante Omicron 2, ormai al 60% nel mondo, più rapida delle precedenti nel diffondersi ma – almeno sembra – meno letale.

La sottovariante Omicron 2 è più contagiosa ma al momento meno letale. I casi di positività riprendono a salire. Esperti divisi sull’eliminazione del green pass

In Italia un impatto maggiore della ripresa delle infezioni si vede, al momento, soprattutto nelle regioni italiane del Centrosud, con casi come quello della Toscana dove il tasso di positività raggiunge il 17% o quello della Sicilia dove si segnalano primi focolai in alcuni ospedali. Anche nel Lazio il bollettino indica una forte ascesa dei casi di positività (leggi qui). A dimostrazione, ha avvertito il ministro della Salute, Roberto Speranza, che «la pandemia non è scomparsa e il virus continua a circolare È una fase diversa, ma serve mantenere cautela». In questa fase, ha ricordato infatti il ministro, la protezione che ci danno i vaccini «è altissima ma non dobbiamo pensare che il virus non c’è più», mentre le mascherine al chiuso «continuano a essere un elemento molto importante».

Un richiamo alla prudenza legato appunto ai numeri in risalita, anche se i dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute ieri, martedì 15 marzo, hanno segnalato meno contagi: sono 28.900 nelle ultime 24 ore rispetto ai 48.886 del giorno primai, ma a pesare è il minor numero di tamponi effettuato nei giorni festivi. Le vittime sono state, invece, 129 (ieri erano state 86) e su 204.877 tamponi effettuati il tasso di positività è al 14,1%, in lieve calo. In aumento invece i ricoveri: sono 518 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in più rispetto a ieri, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 8.468, ovvero 228 in più.

A fare un bilancio globale dei due anni di pandemia è anche l’Organizzazione mondiale della sanità che, in un nuovo Rapporto, calcola che ci siano stati cento milioni di casi di Covid-19 in 100 settimane in Ue e Asia. La regione europea dell’Oms ha rappresentato quasi un terzo dei casi e dei decessi cumulativi globali di Covid-19. Il dato generale di quest’ultima fase in Italia, ha quindi evidenziato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, è che «siamo di fronte a una circolazione molto elevata del virus: i casi attualmente positivi sono risaliti sopra il milione, il tasso di positività si attesta al 12-12,5%. Inoltre i dati provenienti dall’Europa ci dicono che il virus sta rialzando la testa un pò in tutti i Paesi».

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha confermato, tuttavia, l’obiettivo del governo di eliminare il green pass da maggio. Ma su questo punto gli esperti si dividono e se, ad esempio, il virologo Fabrizio Pregliasco invita a mantenere le misure anche dopo la fine dello stato di emergenza a fronte della maggiore contagiosità delle sub varianti di Omicron, la statistica medica Clelia Di Serio rileva invece che «ora non avrebbe senso invertire la politica di allentamento delle misure, perchè la Omicron sta circolando ma non sta mostrando un trend di aumento marcato delle ospedalizzazioni, anche se è d’obbligo monitorare l’andamento ospedaliero».

Preoccupazione in Usa

La sotto variante Omicron BA.2 (leggi qui) è ormai al 60% nel mondo: non è più severa della Omicron originale e la vaccinazione con dose booster garantisce un’alta protezione da sintomi e ricoveri che si mantiene nel tempo. Lo dice il virologo statunitense Anthony Fauci, in un messaggio video trasmesso in occasione del meeting ‘Highlights in Immunology‘, promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «La sotto variante Omicron BA.2 sta assumendo un maggiore grado di dominanza a livello globale, che ormai arriva al 60%», osserva Fauci. Gli Stati Uniti iniziano ad esprimere preoccupazione per l’aumento dei casi di covid in alcune aree dell’Europa ed in particolare nel Regno Unito.

Cina, pesanti lockdown

Sono più di 40 milioni le persone in lockdown in Cina a causa dell’ aumento dei casi di Covid-19, soprattutto, per la variante Omicron cosiddetta “invisibile”: tra Shenzhen e l’intera provincia del Jilin il totale è salito a quota 42 milioni. I funzionari sanitari in tuta bianca protettiva, gli appelli stringenti alla popolazione e le lunghe file per i test di massa sono scenari che non si vedevano dall’inizio della pandemia. Anche a Pechino, ad esempio, le tende o i moduli tipo container, convertiti per i test, sono diventati permanenti quando all’inizio si pensava a un loro impiego solo per il periodo delle Olimpiadi invernali.

La provincia di Jilin, nella Cina nord-orientale, che è stata colpita duramente dalla recrudescenza del Covid-19, per l’occasione ha messo in funzione sei strutture ospedaliere temporanee.

Verso la quarta dose

La Pfizer-BioNTech proporrà la quarta dose del vaccino contro il covid all’Fda, organo statunitense di controllo sui farmaci. Lo hanno detto due diverse fonti all’ Washington Post. La quarta dose per il momento consisterebbe in un secondo booster solo per gli anziani oltre i 65 anni di età. Ma non ci sono ancora dettagli. La richiesta – sempre secondo le indiscrezioni – si baserà sui dati emersi da studi in corso in Israele dove la quarta dose è stata autorizzata qualche tempo fa per un segmento della popolazione, tra cui gli anziani. L’ ad di Pfizer, Albert Bourla, ha ripetuto in varie interviste nell’ultima settimana che la terza dose del vaccino contro il Sars-Cov2 “non sarà sufficiente per tutti per proteggere contro i rischi di contagio“.

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Covid in risalita. E spunta la sottovariante Omicron 2