Roma, studio fotografico “hot”: 3 arresti per sfruttamento della prostituzione

Un bordello camuffato da studio fotografico è stato smantellato dagli agenti del commissariato San Paolo dopo aver adocchiato annunci sospetti online

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Cliente rapinato con un imboscata durante un appuntamento con una prostituta, reagisce e fa arrestare lei e il suo complice. Immagine di repertorio.

Uno studio fotografico a luci rosse, “hot”, o forse non proprio uno studio fotografico convenzionale ma un bordello, gestito al portuense da 3 titolari tutti arrestati con l’accusa di sfruttamento della prostituzione.

Un bordello camuffato da studio fotografico è stato smantellato dagli agenti del commissariato San Paolo dopo aver adocchiato annunci sospetti online

Questo era diventato, un vero e proprio club clandestino dove si faceva sesso di gruppo al quartiere Portuense. Per entrare nella community a luci rosse, bastava trovare l’annuncio sui portali bakecaincontri e similari e poi farsi aggiungere in una chat su WhatsApp e si entrava nel giro.

Lì venivano organizzati gli appuntamenti ai quali, solo pagando un “ticket” di ingresso da 100 euro a persona si accedeva.

Bastavano i cento euro, per entrare nella nuova alcova del sesso a pagamento chic di Roma sud.

A scoprire che quel che avveniva all’interno di quei locali tutto aveva a che fare tranne che col mondo della fotografia sono stati gli agenti del commissariato San Paolo che sabato scorso hanno effettuato il blitz dopo aver scoperto i sospetti annunci su internet.

All’esterno dello studio fotografico un buttafuori doveva far entrare solo chi aveva pagato. Il tutto avveniva in condizioni igieniche pessime, in un loft soppalcato al limite del vivibile.

Materassi sporchi, tv e filmini porno, facevano da contorno agli incontri. In ognuno dei due piani, anche contemporaneamente, si faceva sesso. Il tutto, anche davanti agli occhi dei tre organizzatori tre uomini di 36, 43 e 66 anni che sono stati arrestati per sfruttamento della prostituzione.

Comunque chi pagava aveva a disposizione cibo e bevande per rifocillarsi in un ricco buffet e le donne sfruttate per fare sesso di gruppo venivano pagate 60 euro l’ora al di là del numero degli uomini con cui facevano sesso.

Al termine delle indagini gli agenti del commissariato San Paolo hanno sequestrato sex toys, 350 euro e profilattici ed ora si continua ad indagare per scoprire quanto fosse ampio il giro di prostituzione connesso a questa vicenda.ù

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Roma: controlli nei negozi e antiprostituzione