Roma, ignoti lanciano grosso petardo contro l’ambasciata bielorussa: la vigilanza verrà aumentata

Un botto violentissimo ha svegliato il quartiere di Montesacro, dove ha sede la ambasciata di Bielorussia, in via delle Alpi Apuane, intorno alle 4 di stamattina, 9 marzo

Un botto violentissimo ha risvegliato il quartiere di Montesacro all’incirca alle 4 di mattina, era un grosso petardo scagliato oggi, 9 marzo, da ignoti  all’interno del giardino dell’ambasciata Bielorussa a Roma, in via delle Alpi Apuane 16.

Un botto violentissimo ha svegliato il quartiere di Montesacro, dove ha sede la ambasciata di Bielorussia, in via delle Alpi Apuane, intorno alle 4 di stamattina, 9 marzo

Niente di più facile che tutto questo possa essere riconducibile alla guerra tuttora in corso tra Russia e Ucraina, più che allo scherzo di cattivo gusto di qualche guastatore notturno.

Del caso si occupa la digos. Al momento in cui scriviamo i dati sono pochi, se non che il grosso petardo, così definito dalla questura di Roma, è stato lanciato dall’esterno dell’ambasciata, finendo all’interno del giardino, in quello che è legalmente e politicamente a tutti gli effetti territorio Bielorusso. Dopo l’arrivo dell’informativa, i pubblici ministeri della Capitale apriranno formalmente al riguardo una indagine.

Sono in corso accertamenti in merito e non si esclude neppure la pista che porta ad un atto dimostrativo nei confronti di questa Ambasciata verso cui sarà attivato, con molta probabilità un potenziamento della vigilanza dopo questo episodio.

Tutto potrebbe ricondursi anche all’atteggiamento del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, negli ultimi giorni, che non ha mai smentito il suo appoggio al numero uno russo, Vladimir Putin. Chi indaga, dopo aver acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza trarrà le somme.

Nessuno al momento ha rivendicato il gesto, sotto nessuna forma.

Da tempo blindate le ambasciate di Russia ed Ucraina

Già dallo scorso 25 febbraio, proprio per prevenire episodi di violenza, prefettura e questura avevano deciso un innalzamento dei livelli di sicurezza davanti alle sedi diplomatiche di Ucraina e Russia. A sorvegliare i palazzi istituzionali, ci sono polizia, carabinieri e finanza, che supporteranno l’Esercito, già impegnato nelle vigilanze fisse. Da quel giorno sono controllati i palazzi di via Guido d’Arezzo dell’ambasciata dell’Ucraina e l’omonimo sito nella sede del Vaticano. Stesso discorso per le ambasciate russe di via Gaeta e del Vaticano. Qui da giorni ci sono presidi fissi armati h 24, stessa sorte potrebbe toccare ora alla sede Bielorussa di Via delle Alpi Apuane.

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