Lazio, morto per ictus Pino Wilson, capitano dello scudetto del 1974

Era il capitano di una squadra senza limiti in campo e fuori, tra i difensori più forti della sua generazione, vincitore di uno scudetto storico e recordman di presenze superato nel tempo solo dal romeno Stefan Radu

Fonte Laziotv.it

Tante corse, tanti avversari in campo non lo avevano fermato, tanti tackle vinti, trofei, presenze, ma il cuore di Pino Wilson, storico capitano della Lazio Tricolore del 1974 ha smesso di battere questa notte a Roma, stroncato dalle conseguenze di un ictus.

È morto a 76 anni nella notte a Roma Pino Wilson, capitano della Lazio campione d’Italia nella stagione 1973-74.

Era il capitano di una squadra senza limiti in campo e fuori, tra i difensori più forti della sua generazione, vincitore di uno scudetto storico e recordman di presenze superato nel tempo solo dal romeno Stefan Radu

Per tutti i tifosi Laziali era semplicemente ‘Il capitano’ che negli anni ’70 aveva legato il suo nome alla straordinaria avventura della Lazio del Maestro Tommaso Maestrelli.

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Una delle ultime foto di Pino Wilson

Giuseppe ‘Pino’ Wilson, inglese di nascita trasferitosi a Napoli fin da bambino, fu acquistato dalla società capitolina nel 1969 dall’Internapoli insieme a Giorgio Chinaglia detto Long John, centravanti bizzoso di una squadra che litigava per tutta la settimana ma poi inanellava vittorie e prestazioni super inferiori solo alla guasconeria di un gruppo di aquilotti irrefrenabili in campo ma soprattutto fuori. Considerato uno dei difensori più forti della sua generazione, giocò 324 partite con la maglia biancoceleste detenendo a lungo il primato di presenze con la Lazio.

Difensore elegante e allo stesso tempo grintoso, giocò un ruolo da leader nella cosiddetta ‘banda Maestrelli’ che negli anni ’70 si impose prepotentemente all’attenzione del calcio italiano e arrivò alla conquista del sospirato primo scudetto della Lazio, al termine della stagione 1973-1974.

Fu tra i calciatori che riuscirono a gestire i drammatici momenti di caos seguiti alla morte, il 28 ottobre del 1979, del tifoso laziale Vincenzo Paparelli, colpito da un razzo esploso dalla curva sud romanista prima di un derby.

Fu proprio Wilson, in quella fase concitata, ad andare sotto la curva nord a parlare con i tifosi per ristabilire la calma ed evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare.

Coinvolto nel 1980 nella vicenda del Totonero insieme ai compagni di squadra Cacciatori, Giordano e Manfredonia, fu squalificato dalla giustizia sportiva per tre anni e riabilitato nel 1982. Prima del ritiro Wilson disputò nel 1983 un ultimo campionato da professionista con i canadesi dell’Inter Montréal.

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