Ostia, botte in coda alla Casa della Salute. Appello dei vigilante

La lite tra tre persone in fila per le analisi del sangue è avvenuta stamattina, 25 febbraio, verso le 7.10

Ostia: quando una mattinata come quella di oggi, 25 febbraio, che dovrebbe essere serena e tranquilla si accende in una violenta lite tra concittadini che stanno in fila per le analisi del sangue, c’è sempre da interrogarsi sul periodo di grande stress ed inciviltà che stiamo vivendo.

La lite tra tre persone in fila per le analisi del sangue è avvenuta stamattina, 25 febbraio, verso le 7.10

Tutto ciò è accaduto oggi, alla Casa della Salute di Ostia Lido, in Lungomare Paolo Toscanelli 230, intorno alle 7,10, quando un ragazzo, figlio di un signore che era con lui in attesa per fare delle analisi, ha dato in escandescenze sferrando un pugno alla persona che era come loro in attesa di essere visitata, rompendogli il naso e spargendo sangue tutto attorno.

Stante la evidenza dei futili motivi, un dirigente della Sistemi di Sicurezza, società ex Italpol che ha vinto il bando per gestire l’area sino al 2027, chiede semplicemente maggior personale. “Questa vicenda – dice potrebbe ripetersi ancora, in quanto in servizio permanente dalle 7 alle 20 abbiamo solo 1 vigilante ed onestamente è troppo poco, anche perché qua alla casa della salute i servizi aumentano, arrivano anche stranieri da tutto il mondo, vogliono essere curati e c’è bisogno di maggior controllo”. “Auspichiamo – chiede il dirigentealmeno 2 non solo più un vigilante a controllare la casa della salute, si tratterebbe di un ritorno al passato, visto che fino ad agosto c’erano più uomini e la situazione era di certo migliore”.

Una situazione nota dal 13 agosto

Già lo scorso 13 agosto una lettera a firma del consigliere regionale Fabrizio Ghera, di Fratelli d’Italia, indirizzata a Marco Vincenzi, presidente del Consiglio Regionale, riguardo allo stato ansimante dei servizi di sicurezza nella struttura, riferiva:

preliminarmente, occorre rilevare che la struttura in questione eroga una pluralità di servizi sanitari cui consegue un considerevole accesso di pazienti per la prenotazione di esami presso il CUP, per lo svolgimento di visite cliniche e diagnostiche e per il ritiro dei relativi referti; inoltre nei giorni di sabato e domenica viene altresì erogato il servizio di “ambufest” rivolto ad adulti e bambini dalle ore 10 alle ore 19;
– Il personale di vigilanza cui è affidato il compito di assicurare i controlli degli accessi in sicurezza deve quindi provvedere alla misurazione della temperatura del paziente e a tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia di prevenzione e sicurezza sanitaria in ragione dello stato di emergenza pandemica derivate dalla diffusione del Covid-19;
– Il personale specialmente negli orari mattutini è assolutamente insufficiente rispetto all’utenza che si rivolge alla struttura al punto che si verificano costantemente lunghe file ed affollamenti di persone sul piazzale antistante in attesa di accedere al presidio sanitario per gli esami clinici;
– Inoltre, le colonnine per la misurazione della temperatura non soddisfano il servizio erogato anche perché si riscontra l’accesso sovente di pazienti con la sedia a rotelle e bambini con i passeggini a cui il personale deve misurare la temperatura manualmente con l’effetto, inevitabile, di rallentare ulteriormente gli accessi in ragione dell’esiguità del personale preposto al controllo;
– non solo, si registra la presenza di pazienti positivi inviati dalla guardia medica della Regione Lazio presso il suddetto presidio per farsi prescrivere il certificato necessario alla successiva effettuazione del prescritto tampone, rispetto ai quali sono adottate ulteriori misure precauzionali di sicurezza in quanto tali pazienti devono essere indirizzati alla finestra esterna della stanza del medico”

Pertanto la missiva conclude così:

Si interroga:
“Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità
Per sapere se intendano svolgere le verifiche e gli accertamenti richiesti con il presente atto presso la Casa della salute di Ostia e disporre a tal fine i provvedimenti necessari per il miglioramento del servizio erogato ai pazienti;
se, pertanto, si ritenga di provvedere ad una integrazione del personale preposto alla vigilanza del presidio sanitario al fine di assicurare la corretta erogazione dei servizi in condizioni di sicurezza per gli utenti e per il personale di vigilanza stesso, prestando particolare attenzione alla circostanza per cui il presidio si caratterizza per un elevato numero di pazienti”

Tornando alla vicenda del signore ferito, il dirigente del personale della sicurezza alla Casa della Salute chiude così: “Ora non so cosa accadrà al ragazzo, probabilmente verrà denunciato per il suo gesto, e l’altro signore refertato e portato via in ambulanza, ma è inqualificabile che un solo vigilante debba gestire tutta questa gente, è una spending review fatta male”, conclude il dirigente.

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