Dimissioni irrevocabili. La prima cittadina di Sabaudia, Giada Gervasi, a poche ore dalla notifica della misura cautelare che l’ha portata agli arresti domiciliari e alla delegittimazione della sua giunta ha rassegnato le dimissioni dall’incarico.
La sindaca Giada Gervasi: “Ho sempre agito nell’interesse del Comune”
“Con profondo rammarico dichiaro la mia volontà irrevocabile di dimettermi dalla carica di sindaco con effetto immediato – ha scritto – Le dimissioni sono determinate dalle recenti vicende giudiziarie che mi hanno coinvolta e mi portano necessariamente ad un distacco dal mio ruolo al fine di fare chiarezza e garantire il corretto funzionamento dell’Ente. Ho sempre agito nell’interesse del Comune. Affronterò le accuse e mi difenderò con assoluta certezza di riuscire a chiarire la vicenda. Ho assoluta fiducia nella magistratura”.
Chi è Giada Gervasi
Gervasi, avvocata cassazionista, poteva fino a questa mattina vantarsi di essere stata la prima sindaca donna di Sabaudia e anche la prima, dopo anni, a sbaragliare le giunte di centro destra che si sono succedute per anni.
L’elezione il 26 giugno del 2017, una ovazione: lo scranno da prima cittadino stravinto col 77,75% dei voti. Legatissima a Sabaudia, è nata e sempre vissuta in città. Quarantasette anni, sindaca, avvocato cassazionista con laureata in giurisprudenza e tesi in Economia e Diritto dei mercati finanziari.
Dopo aver militato nell’Udc, nel 2013 ha scelto di impegnarsi in politica creando la civica Cittadini al lavoro. Sconfitta al ballottaggio entra per la prima volta in Comune da consigliera. Quattro anni dopo, nel 2017, la seconda candidatura con tre liste civiche a sostegno. La Gervasi sfiora la vittoria al primo turno, al secondo vittoria scontata e quasi l’80 per cento delle preferenze incassate. Durante i giorni più difficili della pandemia si è trovata a dover gestire l’emergenza della zona rossa allestita a Bella Farnia.
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