La prima cittadina di Sabaudia è tra le 16 persone arrestate, accusate di turbativa d'asta e corruzione. Al centro delle indagini anche il mondiale di canottaggio
Clamoroso a Sabaudia. All’alba di oggi, lunedì 21 febbraio, la sindaca Giada Gervasi è stata arrestata dai carabinieri nel Nucleo investigativo di Latina. Attualmente si trova ai domiciliari. La prima cittadina è tra le 16 persone arrestate, accusate di turbativa d’asta e corruzione. In base alle prime indiscrezioni le indagini hanno riguardato anche concessioni demaniali rilasciate dal comune di Sabaudia.
In particolare, la sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, è accusata di undici turbative d’asta e una corruzione in relazione ad alcuni appalti per il mondiale di canottaggio che si è tenuto a Sabaudia. Oltre alla sindaca Gervasi, finita agli arresti domiciliari, tra i coinvolti risulta anche l’ex direttore del parco nazionale del Circeo. Sono in totale 20 gli indagati nell’inchiesta della procura di Latina, che coinvolge anche altri amministratori, funzionari pubblici e imprenditori.
Sono sedici le misure cautelari, tra cui anche una destinata al sindaco di Sabaudia che si trova ai domiciliari. È il bilancio di una operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Latina. Il coinvolge anche amministratori, funzionari pubblici e imprenditori e si contestano, a vario titolo, i reati di corruzione, peculato e falso ideologico. In corso perquisizioni e sequestri.
Tutte le quarantacinque attività balneari presenti sul lido di Sabaudia avrebbero goduto, nel tempo, di favoritismi e privilegi all’interno dell’amministratore locale. A sostenerlo è una nota diffusa dal procuratore di Latina, Giuseppe De Falco, e relativa all’indagine. In base a quanto accertato dagli inquirenti «alcuni dipendenti pubblici sarebbero, in concreto, i titolari di alcuni stabilimenti e chioschi oggetto di favoritismi». L’attività di indagine, condotta dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza (noto per il caso Marta Russo) e dai sostituti Antonio Sgarrella e Valentina Giammaria, è iniziata nel novembre 2019 a seguito dell’incendio alla centrale termica dell’Ente Parco Nazionale del Circeo e alle minacce al Comandante della Stazione Carabinieri Forestali «Parco di Sabaudia». “I militari dell’arma, nel corso delle investigazioni, durate oltre sette mesi, hanno accertato e ricostruito undici episodi di turbativa d’asta – è detto in una nota della Procura -, la formazione di innumerevoli atti falsi, nonché condotte corruttive che sarebbero state poste in essere dal Sindaco di Sabaudia e da amministratori comunali, in concorso con imprenditori e funzionari comunali. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori »è finita soprattutto la Coppa del Mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta svolgere a Sabaudia nel 2020, con riferimento alla quale appaiono favorite ditte compiacenti all’amministrazione comunale, sia nella realizzazione del campo di gara sia nell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, per un giro di affari di circa 1 milioni di euro.
Va ricordato che la posizione dei soggetti raggiunti dall’ordinanza del tribunale è quella di indiziati di reato. Le prove delle eventuali responsabilità si formano nel corso del processo e per questo gli indagati vanno considerati innocenti fino al terzo grado di giudizio.
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