Un borsone lasciato nei pressi del cancello d’ingresso ha fatto allarmare il personale del liceo scientifico che ha allertato la Polizia, intervenuta con gli artificieri sul posto. Per fortuna nella valigia c’erano solo cartoni.
Un borsone sospetto ha allertato la Polizia che è intervenuta al liceo “Democrito” con gli artificieri. Lo scherzo di un buontempone?
E’ successo stamattina intorno alle ore 8,20, all’ora d’ingresso nel liceo scientifico di via Prassilla. L’allarme è scattato dopo che un collaboratore dell’istituto, nel varcare il cancello, ha notato una valigia a una cinquantina di metri di distanza. Il dipendente si è insospettito e ha subito avvertito le forze dell’ordine.
Sul posto sono intervenuti il personale della volante Lido e la squadra degli artificieri dell’aeroporto di Fiumicino. Gli agenti non hanno ritenuto necessario sgomberare la scuola, che nel frattempo si era riempita di studenti, perché il borsone sospetto si trovava a una distanza di sicurezza.
Una volta aperta la valigia, gli artificieri vi hanno trovato all’interno un mucchio di cartone. L’attività di studio è potuta proseguire in tutta tranquillità. Resta capire se l’allarme sia scattato per lo scherzo di un bontempone o della giusta prudenza da parte del personale scolastico. Alle ore 10,00 l’allarme è cessato.
In questi giorni il liceo Democrito di Casal Palocco è al centro di polemiche e tensioni per i ritardi di Città Metropolitana nell’individuazione di nuovi spazi per realizzare ampliamenti o nuovi istituti superiori. La scuola di via Prassilla sta ricevendo troppe domande di iscrizione e i dirigenti sono costretti a rifiutarle. La preside, Angela Gadaleta, si è fatta in quattro per accogliere il maggior numero di alunni ma i ritardi della Città metropolitana stanno mandando tutto in fumo. “Purtroppo siamo costretti a mandare via 30 ragazzi per lo scientifico e 10 per il classico. Non abbiamo le aule. Anzi, le aule ci sarebbero ma non so ancora se potrò utilizzarle” allarga le braccia la dirigente. E’ anche per questo motivo che si è temuto che quella valigia potesse nascondere una estrema forma di protesta da parte di un folle.
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