All’alba di oggi, domenica 20 febbraio, un incendio è divampato a Ostia. A prendere fuoco il banchetto di libri usati di viale Cardinal Ginnasi. Sul posto una squadra dei Vigili del Fuoco che ha spento il rogo. Purtroppo i libri sono andati quasi tutti distrutti.
Ostia, a fuoco il banchetto di libri usati di via Cardinal Ginnasi
Questa notte intorno alle 3:30 una squadra dei Vigili del Fuoco di Ostia è intervenuta in via Cardinal Ginnasi. Ad andare a fuoco, per motivi ancora al vaglio degli inquirenti, il banchetto di libri usati ideato da Piero Patriarca, fondatore del movimento “La forchetta” scomparso nel gennaio del 2021. (leggi qui).
A dare l’allarme un residente che ha visto le fiamme e ha allertato i pompieri che sono giunti sul posto e hanno spento le fiamme.
Non è ancora chiara, al momento, l’origine del rogo, ma non si può escludere il dolo. Si tratta infatti dell’ennesimo attacco alla cultura e all’associazione “La forchetta” dopo l’atto vandalico dello scorso 23 ottobre quando fu distrutto il banchetto di libri di piazza Scipione l’Africano (leggi qui) creato sempre da Patriarca insieme a quello del Curvone.
Distrutto dalle fiamme il banchetto dei libri usati in viale Cardinal Ginnasi: scatta la gara di solidarietà
Sui social intanto è scattata una gara di solidarietà per regalare libri usati alle persone che si occupavano del banchetto.
In tanti hanno risposto all’appello di un residente e si sono proposti di fare donazioni, segno che tra i cittadini del Litorale, l’iniziativa è apprezzata e benvoluta.
«Non penso che si potrà salvare qualcosa – scrive un residente sui social – prego di cuore chi magari ha qualche libro da regalare a questo signore, di farlo, perché mi dispiace moltissimo per quello che è accaduto. Grazie di cuore.»
La storia dell’associazione “La forchetta”
La Forchetta nasce intorno al 2000. Riproponiamo il racconto del fondatore.
“I primi tempi – raccontava Piero Patriarca – sono stati veramente duri e difficili. Da solo, ho iniziato a trasportare i libri con un carrello della spesa, ho aperto il mio primo umile banco ad Ostia chiedendo in regalo i libri usati ai sacerdoti e alle persone che conoscevo.Poi, pian piano qualcuno ha iniziato a seguirmi, qualcuno che non sapeva come fare per mangiare e così ci sono stati i primi piccoli guadagni. In seguito abbiamo aperto qualche altro banco a Roma dove si impegnavano barboni, ex alcolisti ed ex detenuti”.
“In un secondo tempo – raccontava – abbiamo ricevuto in regalo un vecchio furgone col quale abbiamo iniziato a fare piccoli trasporti, pulizie di cantine e piccoli restauri di appartamenti. Dopo alcuni anni, abbiamo deciso di costituire un’associazione tramite un atto notarile denominata ‘La Forchetta”. Siamo in tanti, facciamo riunioni, organizziamo le giornate di lavoro, accogliamo tutti, uomini, donne, anziani, gente che si sente sola”.
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