Doccia gelata sull’Ostiamare. Lo stadio Anco Marzio di Ostia è stato chiuso per mancata agibilità. La notizia clamorosa è stata annunciata dalla Lega Nazionale Dilettanti, che ha comunicato come la gara 21ma giornata di serie D tra Ostiamare e Cassino si giocherà a porte chiuse a causa della mancanza della certificazione di agibilità per il pubblico rilasciata dalla Commissione di Pubblico Spettacolo.
Secondo la società, si tratterebbe di un problema legato ad alcune irregolarità che riguardano gli spogliatoi del centro. Il club lidense già si sta muovendo per ottenere un permesso temporaneo per poter tornare ad ospitare i tifosi il prima possibile.
Ostiamare, stadio inagibile. La lettera aperta del Presidente ai tifosi
Uno stralcio della lettera aperta ai tifosi del presidente dell’Ostiamare Roberto Di Paolo che manda anche delle frecciatine all’ex patron della società Luigi Lardone senza però mai nominarlo.
“Ci risvegliamo e ci ritroviamo oggi in un incubo: alcuni giorni fa, il X Distretto di Pubblica Sicurezza “Lido di Ostia”, ci ha formalmente trasmesso una diffida al rispetto delle normative dello Stato relative alle autorizzazioni necessarie per poter esercitare pubblico spettacolo all’interno del centro sportivo “Anco Marzio”.
Da domenica quindi, le gare della nostra prima squadra dovranno essere disputate a porte chiuse. Anzi, da ciò che si evince dalla suddetta diffida, tutta la stagione 2021 – 2022 avrebbe dovuto essere disputata senza pubblico.
Il passaggio definitivo di proprietà delle quote della Società è stato effettuato una “manciata” di giorni fa e, fino ad allora, la mia famiglia ha provveduto esclusivamente a contribuire alla gestione della prima squadra e della juniores nazionale.
Mai, mai, e poi mai potevamo immaginare che questa gloriosa Società ci venisse ceduta con la palese omissione di un problema strutturale di vitale importanza; alla pari di una concessionaria che tenterebbe di vendere un’auto senza motore.
Io e la mia famiglia abbiamo subìto un grande “torto” ma il vero affronto è stato fatto al cuore dei tifosi e della città di Ostia, e pertanto per il grande rispetto che porto ai tifosi ed alla città sono comunque io a scusarmi per l’amarezza che questa situazione provocherà loro, nella speranza che il vero responsabile trovi la dignità di farlo personalmente!
Ho già dato mandato ai miei legali di verificare eventuali profili di responsabilità e di porli, nel caso, dinanzi le opportune sedi”.
Ostiamare, stadio inagibile: lo sfogo dei tifosi
Il gruppo Ultras Ostia Old Story si sfoga così su Facebook: “A distanza di un mese dal passaggio di consegne in società e dopo 14 anni di partite ufficiali giocate davanti ai propri tifosi, chiude lo stadio Anco Marzio per motivi di inagibilità e permessi”.
La società però, come detto, conta di risolvere la questione nelle prossime settimane con una licenza temporanea.
La storia dello stadio Anco Marzio
L’impianto sportivo “Anco Marzio ” di proprietà del Comune di Roma e, in concessione all’A.S. Ostia Mare L.C. S.r.l., ha una superficie di 47.374 mq, è situato in via Giovanni Amenduni, 15 ed è stato realizzato nel 2008.
Il fulcro dell’impianto è il un campo di calcio a 11, dove si volgono le partite del campionato di calcio di serie “D” dell’A.S. Ostia Mare, il manto erboso è stato realizzato in erba sintetico di ultima generazione. A completare l’organigramma compositivo vi sono quattro campi di calcio a 5, un campo di calcio a 7 e uno a 9, gli spogliatoi differenziati per squadre e per età, la palestra, gli uffici e il bar. La capienza totale per il pubblico spettacolo è di 1000 spettatori seduti di cui 255 riservati alla tifoseria “ospiti”.
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