Caro bollette: Roma, Fiumicino e i comuni italiani a luci spente

L'iniziativa è promossa dall'Anci e presentata dal proprio presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari e riguarderà 8 mila comuni in tutta italia 

Roma e Fiumicino a luci spente quest’oggi, 10 febbraio, per protestare contro il caro bollette, così come altri 8 mila comuni italiani.

L’iniziativa è promossa dall’Anci e presentata dal proprio presidente Antonio Decaro, sindaco di Bari e riguarderà 8 mila comuni in tutta italia

“Con l’illuminazione pubblica i Comuni italiani danno luce a tutto il Paese. Ma senza ristori i rincari delle bollette potrebbero non solo spegnere le nostre città ma avere ripercussioni anche sui bilanci e sui servizi essenziali”. Lo ha affermato nel presentare l’iniziativa il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenuto sul caro bollette.

“Giovedì 10 febbraio – ha rammentato Decaro – abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del governo. È un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni – ha proseguito il presidente dell’Anci – il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana”.

Entrando nel dettaglio, Decaro ha poi evidenziato come, per via della pandemia, i Comuni si siano visti ridurre in maniera importante la propria capacità fiscale “Due anni fa – ha spiegato – lo Stato ci ha ristorato con sette miliardi di euro mentre quattro sono stati i miliardi ricevuti lo scorso anno. Quest’anno non abbiamo ancora ricevuto nulla: grazie alla lenta ripresa economica si spera di recuperare il divario, ma non avverrà del tutto. Aumenteranno, ad esempio, di circa 600 milioni i costi per il rinnovo del contratto dei dipendenti. È evidente che non possiamo permetterci costi ulteriori per l’energia”. Ora in moti si chiedono se basteranno gli annunciati ulteriori quattro miliardi di euro che il governo si appresta a mettere a disposizione.

“Il nostro calcolo – ha detto Decaro – è di un aumento sull’intero anno di 550 milioni di euro. Potremmo chiudere i bilanci con una cifra inferiore, sempre che le previsioni degli economisti siano esatte e che a marzo i costi dell’energia tornino a scendere”.

Roma spegne per 30  minuti l’illuminazione del Campidoglio

Sulla stessa falsariga il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con la Capitale che aderisce all’evento promosso dall’Anci e dal Presidente Decaro. Ad essere spente per 30 minuti in questo caso saranno le luci del Campidoglio, dalle ore 20. “Si tratta di un’iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia. È un problema – conclude Gualtieri – che va affrontato e sono certo che il Governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei Sindaci”.

A Fiumicino si spengono le luci di Palazzo Grassi

Anche il comune aeroportuale parteciperà all’iniziativa contro il caro bolletta ed in segno di protesta, spegne le luci, sempre per 30 minuti a partire dalle ore 20 di oggi, giovedì 10 febbraio, di Palazzo Grassi, uno degli edifici simbolo della cittadina.

Così si è espresso al riguardo il Sindaco, Esterino Montino: Aderiamo volentieri all’iniziativa, lanciata dal sindaco di Cento Edoardo Accorsi e poi sposata anche da Ali, per protestare contro il caro bollette che peserà sui bilanci familiari e, non di meno, su quelle delle pubbliche amministrazioni”.

“Per questo – seguita Montino – stasera dalle 20 e per mezz’ora, Palazzo Grassi non sarà illuminato. Come le centinaia di città che hanno già aderito, anche noi spegneremo le luci di uno dei simboli del nostro territorio”.

Nel dettaglio, il primo cittadino spiega come “Gli aumenti vertiginosi della fornitura di corrente elettrica rischiano di rendere il costo dell’illuminazione pubblica impossibile da sopportare, specialmente per comuni come il nostro che hanno un’estensione molto vasta”.

“Mi auguro – conclude Montino – che il governo vari prima possibile, come promesso, un provvedimento che sostenga le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni colpite dal caro bolletta”.

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