Ostia: Una storia di preoccupante violenza urbana, oltretutto avvenuta in pieno centro cittadino, al pontile quella che ha visto coinvolto un ragazzo di colore, alle 19 di ieri, 5 febbraio e un altro gruppo di persone. Non sono chiari i motivi scatenanti dell’evento nè se ci fosse una matrice razzista dietro le botte subite. Ma andiamo con ordine.
L’assalto è avvenuto ieri sera, sabato 5 febbraio, verso le ore 19
Una cittadina, che si trovava a passare per caso in quel momento nelle vicinanze, ha raccontato di aver visto messa in atto una furia cieca, durata pochi secondi: “Il ragazzo di colore – spiega la signora – dopo pochi istanti è stato raggiunto da una gragnuola di calci e pugni dalla furia del branco, con i suoi amici che hanno tentato di difenderlo, senza successo, e si è creata una colluttazione collettiva, ma il pestaggio c’è stato, ve lo posso assicurare. Non sono riuscita a capirne i motivi, poi il ragazzo è caduto a terra, ha preso dei colpi molto forti”.
“Tuttavia – evidenzia la donna – non ho visto le forze dell’ordine intervenire né sono riuscita a capire perché il gruppo di persone ce la avesse con il ragazzo di colore. So solo che, ricevute le botte, quest’ultimo ha avuto la prontezza di rialzarsi ed urlare, tenendo le braccia aperte in segno di sfida ‘Non sono stato io!, Non sono stato Io!’ e dopo questo è andato via salendo sulla sua macchina, parcheggiata a breve distanza dal pontile e ripartendo sul lungomare, dileguandosi, così come ha fatto il gruppo che lo aveva aggredito e tutti i partecipanti a questa terribile aggressione in pieno centro città”.
“Io, – sottolinea – faccio spesso la mia passeggiata quotidiana partendo dal porto e non avevo mai visto una cosa del genere, per fortuna non ci sono state conseguenze, ma credo che dovremmo essere tutti quanti educatori di pace, c’è troppo astio, troppa violenza in giro, e vedere un ragazzo del genere, ben vestito, che veniva malmenato e nessuno ha fatto in tempo ad intervenire, neppure io a chiamare i soccorsi, mi ha fatto male”. “Si è trattato – conclude – davvero di una brutta scena, oltretutto erano tutti ragazzi giovani, sia nel gruppo dell’aggredito che in quello dell’aggressore, sui 20 anni tutti quanti, a parte un signore che sembrava più grande”.
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