Open Day vaccinale bambini: sono ben 8 gli hub per la dose booster

Tante le iniziative per accelerare la vaccinazione da oggi e nei prossimi giorni, per le fasce più deboli della popolazione tra cui bambini, ragazzi e donne in gravidanza

La regione Lazio spinge forte sull’acceleratore per somministrare la dose di vaccino anti-covid booster sia ai ragazzi sia ai bambini nella fascia pediatrica compresa tra i 5 e gli 11 anni e approntano ben 8 nuovi hub per poter ricevere la terza dose. Tra gli obiettivi principali vi è quello di effettuare il 90% dei richiami entro metà febbraio.

Tante le iniziative per accelerare la vaccinazione da oggi e nei prossimi giorni, per le fasce più deboli della popolazione tra cui bambini, ragazzi e donne in gravidanza

Si tratta di una misura necessaria dato che proprio i bambini sono tra i più colpiti e data la elevata contagiosità della variante Omicron, trasmettono poi facilmente il virus anche ai parenti già vaccinati.

Oggi 6 febbraio dunque sarà la volta degli open day per gli over 12, attivi fino ad esaurimento delle disponibilità nei centri vaccinali di Latina, Formia, Civitavecchia, Ladispoli, Bracciano, Campagnano, Rignano Flaminio e Fiano Romano. Sono dunque ben 8 i centri a disposizione per questo target della popolazione per cercare di chiudere presto la campagna vaccinale a loro dedicata. A fronte di 431.221 giovani tra i 12 ed i 19 anni, sempre la struttura commissariale, conta nel Lazio 36.952 persone che sono ancora da immunizzare.

Similmente verrà dedicata attenzione ad un’altra categoria sensibile, quella delle donne in gravidanza. Dopo i recenti open day, si ripartirà per questa categoria con un nuovo appuntamento il 13 febbraio presso l’Ospedale San Giovanni. Accesso consentito a tutte le donne dalla 12 esima settimana di gestazione nonché alle donne in allattamento. Inoltre grazie alla collaborazione con la università “La Sapienza” ci saranno le vaccinazioni riservate agli studenti fuori sede nelle giornate del 9-10 ed 11 febbraio presso il presidio odontoiatrico “George Eastman”.

Tornando ai più piccoli, in base agli ultimi dati settimanali, nel Lazio ci sono 375.247 “piccoli” di età compresa tra i 5 e gli 11 anni e di questi solo 127.090 hanno già ricevuto la prima dose, mentre per gli altri 205.685 il percorso di immunizzazione deve ancora iniziare. Da qui, la accelerata di questi giorni.

I pediatri proseguono intanto nell’attività di convincimento dei genitori che si basa su solide risultanze scientifiche anche in base al numero dei ricoveri che sono aumentati nelle ultime settimane e che confermano un dato: i bambini contraggono il virus ma possono anche sviluppare sintomi gravi a cui segue, nella malattia, una necessaria assistenza ospedaliera molto delicata. Le giornate a loro dedicate saranno molte e il resto delle date sarà reso noto nei prossimi giorni. Il tutto senza obbligo di prenotazione, basterà solo presentare la tessera sanitaria.

Il commissario per l’emergenza Figliuolo: “Tasso vaccinazione bambini ancora fermo al 34%”

Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo si è così espresso riguardo all’emergenza pandemica da Covid-19: Senza la campagna vaccinale non si potrebbe parlare di ritorno a una nuova normalità. Con le vaccinazioni abbiamo alzato una barriera contro le conseguenze più gravi del Covid. Oggi vediamo che anche la variante Omicron sta scemando. Le curve di contagi e ricoveri continuano a calare”.

“Il virus però – avverte Figliuolo – circola ancora. Bisogna tenere alta l’attenzione ora che entriamo in una fase più favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ribilanciate verso la loro naturale destinazione: la cura delle patologie gravi e la prevenzione”.

Figliuolo rimarca come l’accelerazione sulle terze dosi in autunno abbia “Messo al riparo dalle peggiori conseguenze di Omicron, ora quasi tutte le fasce d’età sono vicine al 90%, ma tocca ai bambini, ancora al 34%: il vaccino è importantissimo anche per loro”.

Figliuolo Sottolinea che al momentoUna quarta vaccinazione come le precedenti non è prevista nel futuro. Tuttavia – spiega -se dovesse rivelarsi necessaria, si potrebbe contare su un sistema di hub, che ha retto la prova delle 630mila somministrazioni al giorno di media, ma se la quarta dose fosse necessaria solo per immunodepressi e anziani”.

“Si può immaginare di fare leva su una somministrazione più capillare con farmacie, medici di medicina generale e pediatri”. Il commissario conclude rammentando che il vaccino Novavax arriverà “Da fine febbraio. Si tratta di un siero indicato per il ciclo primario, non per i richiami, dai 18 anni. Speriamo dia un’ulteriore spinta alla vaccinazione degli esitanti”. Per i vaccini ai bimbi sotto i 5 anni si attende la invece la valutazione di Ema e Aifa, attesa “Probabilmente in primavera. Da un punto di vista logistico non ci saranno problemi”.

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